La Vespa killer ha raggiunto anche l’Italia e rappresenta un pericolo reale per le api e la biodiversità. Riconoscerla e segnalare il suo nido è fondamentale.
Basta una sola sua puntura per avere uno shock anafilattico: la Vespa killer, o meglio la Vespa Velutina, ha già raggiunto la Liguria, la Toscana e il Piemonte e può essere molto pericolosa sia per l’essere umano sia per gli animali.
La Vespa Velutina è originaria del sud est asiatico. Il suo arrivo in Europa è da collocare nel 2004 quando l’insetto si diffuse in modo particolare in Francia per poi arrivare nel 2012 in Italia, precisamente in Liguria.
Viene anche chiamata calabrone dalle zampe gialle per il suo caratteristico colore che contraddistingue le sue zampe e le differenzia da quelle delle altre specie. È molto simile alla nostra vespa comune, ma possiede un corpo più snello e dei colori meno accesi. Gli individui adulti, sia maschi sia femmine, possono raggiungere i 22 millimetri di lunghezza e la loro velocità può raggiungere circa i 40 km orari; i maschi sono facilmente riconoscibili dalle lunghe e spesse antenne nere e marroni.
Questi insetti costruiscono i loro nidi, che possono contenere migliaia di esemplari, su alberi spesso in prossimità di case, siepi, cespugli, sottotetti e balconi. Proprio per la loro vicinanza all’ambiente urbano, bisogna fare molta attenzione alla presenza di nidi e colonie e cercare di starne alla larga.
La Vespa Velutina è un insetto alieno inserito nella lista degli insetti invasivi ed è la predatrice per eccellenza delle api e di tutti gli insetti impollinatori. Ecco perché è molto importante impedire a tutti i costi la sua riproduzione che, se incontrollata, potrebbe provocare un danno incommensurabile agli ecosistemi. Secondo gli esperti, tra cui l’entomologo Enzo Moretto, si tratta di insetti molto difficili da fermare che vanno tracciati e monitorati per impedirne la proliferazione.
La loro vita ha inizio in febbraio con la costruzione dei cosiddetti nidi primari (abbastanza piccoli) da parte delle regine sopravvissute all’inverno. Qui la regina depone le prime uova e, alla nascita delle operaie, la colonia si espande e si trasferisce in un nido più grande (il nido secondario) che può raggiungere anche il metro di altezza. Una volta adulte, le operaie si appostano nei pressi degli alveari per assediare le api e nutrirsene (le api rappresentano i due terzi della loro dieta).
Anche l’uomo è minacciato da questa specie di calabrone. Una sola puntura di questo insetto può infatti mandare in shock anafilattico un essere umano, specialmente se i soggetti sono allergici o particolarmente sensibili al suo veleno. Per tutti gli altri, le punture possono risultare molto dolorose.
Nella sua area di provenienza, specialmente tra Cina e Giappone, le sue punture letali causano centinaia di morti ogni anno e danni permanenti a fegato e cuore a tutti coloro che sopravvivono al suo veleno.
Se trovate quindi un nido di Vespa Velutina, allontanatevi immediatamente, molto lentamente e con cautela, e segnalate la sua presenza agli apicoltori locali che potrebbero riconoscerlo con certezza o a una delle numerose associazioni nazionali come per esempio Stopvelutina.