Alex Schwazer continua la battaglia per l’annullamento della sua squalifica per doping, alla luce dell’archiviazione penale a suo carico del 18 febbraio scorso da parte del gip del tribunale di Bolzano: “Alla metà della prossima settimana faremo ricorso alla corte federale svizzera – spiega il marciatore altoatesino a Lapresse – le statistiche parlano chiaro: se si guarda ai ricorsi vengono quasi tutti non accolti e ovviamente le speranze non sono tante, ma è l’unica possibilità che ho. Me la devo giocare. Non ho niente da perdere. I ricorsi sono molto difficili”.
Tutte le vie del ricorso per Schwazer
“Speravo di venire rivalutato attraverso un tribunale sportivo, ma così è – continua Schwazer – quella del ricorso è una carta difficile. Non ho niente da perdere e vediamo. Se accolgono il ricorso posso tornare alle gare e sarebbe una ciliegina sulla torta, altrimenti la grande battaglia l’ho già fatta e vinta. Sono tranquillo, non è una questione di vita o di morte. Però diciamo che non bisogna illudersi”. Sulle strade percorribili per annullare la squalifica, che scade nel 2024, dice: “Una intercessione del presidente del Cio, Thomas Bach? Non lo so questo, noi ci siamo concentrati sulla strada che noi possiamo percorrere. Le altre cose non le abbiamo valutate. E’ anche una questione di tempo. C’è anche la Corte europea. Sì, si potrebbe fare, ma i tempi sono lunghi e si andrebbe molto oltre le Olimpiadi. Le reazioni del presidente della World Athletic, Sebastian Coe, si commentano da sole. Io mi sto continuando ad allenare. Che tempi per una risposta e poter tornare alle gare? Agli inizi di maggio. Saranno questi due mesi decisivi”.