Partita Italia-Turchia: appello sia arbitrata da una donna – Una risposta in nome dei Giusti dello sport al ritiro del governo di Erdogan dalla Convenzione di Istanbul
La UEFA ha ricevuto la conferma da parte del governo italiano, tramite la FIGC, che le partite di UEFA EURO 2020 (rinviate per la pandemia di COVID-19) si giocheranno nelle stesse 12 città previste originariamente dal Comitato Esecutivo UEFA. Il torneo si giocherà dall’11 giugno all’11 luglio 2021 e lo Stadio Olimpico di Roma è stato designato per ospitare la partita inaugurale venerdì 11 giugno, che vedrà impegnate Turchia e Italia.
La partita sarà la prima alla presenza di spettatori: un ritorno alla vita e al tempo stesso un ritorno allo sport con i suoi valori, i suoi insegnamenti, le sue pratiche esemplari. Le donne e gli uomini dello sport con il loro comportamento possono affermare o negare i diritti umani, offrire messaggi e comportamenti esemplari.
Gariwo lancia un appello alle donne e agli uomini dello sport, agli sportivi, ai cittadini perché possano chiedere all’UEFA che la partita inaugurale degli Europei venga arbitrata da un team di arbitri donna.
La partita, di fatti, si svolgerà solo poche settimane dopo il decreto governativo del 20 marzo che ha sancito il ritiro della Turchia dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica nota anche come Convenzione di Istanbul. Il 12 marzo 2012 la Turchia era stata il primo Paese a ratificare la Convenzione. Nel marzo 2021 La Turchia ha abbandonato la Convenzione di Istanbul, firmata nel 2011 proprio nella città turca, il cui obiettivo è proteggere le donne dalla violenza e combattere la violenza domestica. La decisione è in un decreto della Presidenza turca pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La notizia solleva forti preoccupazioni, soprattutto tra le esponenti del movimento femminista turco.