Bayern Monaco – Troppi diritti umani negati. I fan della squadra tedesca non vogliono più che la compagnia aerea dell’Emirato sponsorizzi la loro squadra. E, incredibilmente, potrebbero farcela.
L’inchiesta pubblicata dal Guardian nel 2013 sulle condizioni dei lavoratori impiegati in Qatar nella costruzione degli stadi, e ripresa negli ultimi anni da molti, ha gettato fin da subito ombre sul Mondiale che si disputerà tra un anno. Negli scorsi mesi, il mondo del calcio ha iniziato a palesare un certo malessere nei confronti di queste violazioni dei diritti umani denunciate in primis da organizzazioni non governative.
Gli striscioni contro il Qatar
La Germania è stata una delle Nazionali che più si è esposta, nel marzo scorso, con maglie speciali e striscioni che ricordavano l’importanza e l’inviolabilità dei diritti umani. Ma della Mannschaft fanno parte anche Neuer, Kimmich, Goretzka, Müller, Gnabry e Sané, giusto per citare i più rilevanti, giocatori del Bayern Monaco che ogni weekend (e non solo) scendono in campo recando sulla manica la sponsorizzazione della compagnia aerea di bandiera Qatariota.
Il controverso legame tra il club più titolato di Germania e lo stato mediorientale è soprattutto pecuniario, ma va anche oltre: in più occasioni il club è stato ospite del paese durante le pause invernali del campionato. In queste occasioni i dirigenti bavaresi si sono esposti spendendo parole favorevoli verso il Qatar, scontentando così i propri tifosi, che hanno dimostrato crescente disappunto e contrarietà a questo legame, prima a parole, con striscioni di protesta allo stadio, e ora anche con i fatti, chiedendo alla società di interrompere la sponsorizzazione e di rinunciare a montagne di milioni di euro.