Roma – Gli azzurri conquistano 24 medaglie d’oro. Un record mai visto nelle 35 edizioni precedenti. I successi portano i nomi di Paltrinieri, Ceccon, Martinenghi, Pilato, Quadrarella, Panziera, Acerenza, Taddeucci, Marsaglia e Tocci.
Cinque sport acquatici, dal nuoto alla novità dei tuffi dalle grandi altezze, dagli immancabili tuffi alla cassaforte di medaglie del nuoto in acque libere senza dimenticare gli storici bottini nel nuoto artistico, per un’Italia che ha battuto ogni record.
Sono state ben 67 le medaglie azzurre, numero di podi mai ottenuto nelle precedenti 35 edizioni del Campionato europeo. Teatri dei trionfi azzurri, gli impianti del Foro Italico a Roma, dallo ‘Stadio del Nuoto’ allo ‘stadio Nicola Pietrangelì lungo viale delle Olimpiadi, e le acque antistanti la spiaggia dei romani, quella di Ostia.
L’Italia nel numero delle medaglie ha preceduto la Gran Bretagna con 27 podi, la Francia con 21, l’Ucraina con 17 e l’Ungheria con 16. Dal nuoto tra le corsie sono arrivate 35 medaglie, 13 di esse d’oro con grandi protagonisti Thomas Ceccon, Gregorio Paltrinieri, Nicolo Martinenghi, Simona Quadarella, Benedetta Pilato e Margherita Panziera, 12 da quello artistico (4 d’oro), 12 anche dai tuffi (4 d’oro), due dalle grandi altezze e 6 (3 d’oro) nel nuoto di fondo.
Una sola gara non si è svolta, la 25 chilometri in acque libere dove l’Italia sembrava lanciata verso altri trionfi. A coronare un Europeo che per l’Italia è stato meraviglioso, l’oro nella staffetta mista (ognuno ha nuotato 1250 metri) tra le onde del mar Tirreno, e quello di Acerenza nella 10 chilometri che è distanza olimpica.
Il quartetto italiano composto da Rachele Bruni (inserita al posto di Giulia Gabbrielleschi), Ginevra Tadduecci, poche ore prima argento nei 10 chilometri, ed i neo campioni d’Europa, Gregorio Paltrinieri (5 km e 800 stile libero) e Domenico Acerenza (10 km), ha dettato la legge del più forte.
Vibrante ed emozionante il finale di gara con il testa a testa tra Mimmo Acerenza e l’ungherese Kristof Rasovszky. Gli ultimi settecento metri sono al cardiopalma. Il magiaro sorpasso l’italiano che poi incrementa il ritmo, mette la freccia e va a sorpassarlo per gli ultimi 200 metri che diventano uno sprint verso l’oro.
Dopo quasi un’ora di gara (59’43″1), l’Italia è oro, l’Ungheria argento a dieci secondi e la Francia bronzo venticinque. In mattinata la ripresa del programma, già modificato causa il maltempo dei giorni scorsi, delle acque libre dopo il caos causato dai giudici che hanno portato l’annullamento della 25 km, l’Italia aveva festeggiato il primo importante risultato di Domenico Acerenza laureatosi campione europeo nei 10 km.
Il 27enne di Potenza, portacolori delle Fiamme Oro e Canottieri Napoli allenato da Fabrizio Antonelli, ha dominato la scena nella giornata ‘nò del campione del mondo Gregorio Paltrinieri, finito settimo a 39 secondi dal connazionale.
Acerenza dopo 110 minuti di gara, forte di finale travolgente, si è messo alle spalle i francesi Marc-Antoine Olivier (a soli 3″7) e Logan Fontaine (a 5″5).
Fiamme Oro in festa anche per l’argento della Taddeucci. La 25enne fiorentina seguita da Giovanni Pistelli, sempre nelle posizioni di testa, ha ceduto per appena 1″8 dalla tedesca Leonie Antonia Beck, prima in 2 ore 01’13” dopo l’argento iridato di un mese fa.
L’ultimo acuto dei tuffi è stato quello nel sincro dal trampolino con Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci, i ‘gemelli diversì, a mettersi al collo la medaglia d’argento e soprattutto fatto ritornare l’Italia sul podio continentale dopo tredici anni, ovvero dal bronzo dei fratelli Marconi a Torino 2009.
Nella gara individuale dai tre metri Marsaglia, 25 anni di Roma della Marina Militare e Circolo Canottieri Aniene, e Tocchi, 27 anni calabrese dell’Esercito, erano saliti sul podio. Matteo, straordinario a vincere l’oro, e Giovanni il bronzo.
La coppia azzurra si è messa particolarmente in evidenza sul quarto salto il doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato con due avvitamenti da 84.66 punti parziali. Al termine della gara i 387.51 non sono bastati per restare davanti ai britannici, vicecampioni del mondo in carica Jack Laugher e Anthony Harding che hanno chiuso a quota 412.83.
A completare il podio gli ucraini Oleksandr Horshkovozov ed Oleg Kolodiy (384.39). Dal 1997, anno nel quale il sincro dal trampolino è stato inserito nel programma degli Europei, l’Italia ha vinto due vote, nel 1999 a Istanbul con Nicola Marconi e Donald Miranda, e nel 2004 a Madrid con Nicola Marconi e Tommaso Marconi.
La prossima edizione degli Europei di nuoto nel 2024 a Kazan, in Russia, una delle capitali mondiali degli sport acquatici. Il 2023 sarà l’anno dei Mondiali a Fukuoka in Giappone dal 14 al 30 luglio.