“Il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul è l’ennesimo atto autoritario. Il governo del presidente Erdogan è chiaramente in mano a esponenti dell’Islam conservatore e integralista. Addirittura, secondo l’AKP, il partito
“Il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul è l’ennesimo atto autoritario. Il governo del presidente Erdogan è chiaramente in mano a esponenti dell’Islam conservatore e integralista. Addirittura, secondo l’Akp, il partito
di Souad Sbai Mohammad Al Jolani, il leader di Hayat Tahrir Al Sham, gruppo armato dominante nella provincia di Idlib, nemico di Assad, si presenta al mondo come interlocutore affidabile e democratico. Dietro
Nella giornata di domenica, il parlamento in Turchia ha approvato una legge che rafforzerebbe il controllo su fondazioni e associazioni e, secondo le organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International,
La Grecia ha asserito che la Turchia sta incoraggiando la migrazione somala con campagne di offerte e visti, permettendo ai migranti, in tal modo, di proseguire il cammino verso la terra ellenica.
In Turchia, un tribunale ha emesso dozzine di ergastoli per alcuni dei quasi 500 imputati accusati di aver architettato il colpo di Stato del 2016, tra cui compaiono comandanti e piloti dell’esercito. Lo rivela l’agenzia
La Turchia ha multato Facebook, Twitter e altre tre società di social media per non aver nominato un loro rappresentante del paese, ai sensi di una legge controversa approvata a luglio ed
Macron vuole una legge per arginare il fondamentalismo ma la Fratellanza musulmana si oppone. Una guerra che è costata la vita al prof. Paty Doloroso e struggente, ma anche inverosimile: è stato
Chi, e come, farà fuori Recep Tayyip Erdogan. Tra la diplomazia internazionale, le cancellerie europee e persino oltreoceano, l’argomento tiene banco all’interno di ristretti salotti. Quando le elezioni amministrative del 2019 consegnarono Ankara e Istanbul al Partito
Bombe a grappolo caricate su missili, droni e aerei da combattimento, centinaia di estremisti “mercenari” siriani, minacce e disinformazione: dopo Siria e Libia, la Turchia di Recep Tayyip Erdogan porta guerra anche nel Caucaso, schierandosi come belligerante a tutti