Terra: una tempesta solare rischia di spegnere internet in tutto il mondo, e gli scienziati vogliono evitarlo

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Terra – Forse le vostre previsioni del tempo non ve l’hanno detto, ma lo scorso luglio diverse tempeste solari avrebbero dovuto colpire la Terra . Le previsioni di vari scienziati e altri esperti erano però sbagliate, perché le tempeste ci sono tate ma non hanno colpito il nostro pianeta.

Alcuni ricercatori spaziali non si sono però accontentati del momentaneo “scampato pericolo”: le tempeste solari o perfino quelle geomagnetiche potrebbero colpire la Terra in qualsiasi momento. E potrebbero causare enormi blackout globali di Internet.

Per questo motivo, i ricercatori dell’Università di Sydney e un gruppo di esperti negli Stati Uniti hanno sviluppato un nuovo modello in grado di prevedere il “tempo” solare. Se la loro nuova tecnologia si dimostrasse efficace, la NASA e altre agenzie spaziali avrebbero più tempo per prepararsi a massicce tempeste solari.

I ricercatori coinvolti spiegano che il campo magnetico interno del sole è direttamente responsabile della “meteorologia spaziale”. Nello specifico, le tempeste solari si verificano quando flussi di particelle ad alta energia provenienti dal sole sono innescati da macchie solari, eruzioni solari ed espulsioni di massa coronale.

Quando questo accade, può persino produrre tempeste geomagnetiche. Al momento peraltro gli scienziati non sanno quale sia la causa principale di questi eventi spaziali. E finora non avevano idea di come prevederli.

La Sydney Edu University presenta un nuovo modello solare in un nuovo studio intitolato “La rotazione sopprime la convezione solare su scala gigante”. La ricerca è stata pubblicata anche in Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America.

“Non sappiamo molto dell’interno del Sole, ma è estremamente importante saperne di più se vogliamo comprendere il clima solare, che può avere un impatto diretto sulla Terra”, ha spiegato il dott. Geoffrey Vasil della School of Mathematics and Statistics.

Il ricercatore capo ha spiegato di aver collaborato con vari esperti di diverse università. Tra questi il professor Keith Julien dell’Università del Colorado e il Dr. Nicholas Feathrestone del Southwest Research Institute.

Il nuovo modello sarebbe in grado di prevedere rotazioni rapide all’interno del sole. E in una successiva evoluzione, potrebbe anche indicare quando si verificheranno enormi tempeste solari, e quante possibilità hanno di colpire la Terra.

Sarebbe, lo avrete capito, una piccola rivoluzione.

esquire.com

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