Crea la macchina che produce acqua potabile dal nulla – La macchina in grado di creare Acqua Potabile dall’aria
Un ingegnere spagnolo ha creato una macchina in grado di creare acqua potabile dall’umidità dell’aria funzionante anche nel deserto. Questa nuova scoperta sarà utilizzata nelle regioni in cui le popolazioni soffrono di Scarsità idrica.
L’artefice del progetto si chiama Enrique Veiga , un ingegnere spagnolo di 82 anni, che ha sviluppato la macchina durante una stagione secca in Spagna, negli anni ’90.
«NEL 1990 LA SPAGNA, VENNE MESSA A DURA PROVA CONTRO LA SICCITÀ CHE CAUSÒ UN GRAN ALLARME SOCIALE. LA MIA ESPERIENZA CON LE CAMERE FRIGORIFERE, DOVE SI DEVONO REALIZZARE SPESSO SBRINAMENTI, MI FECE PENSARE DI OTTENERE L’ACQUA MEDIANTE UN METODO SIMILE. L’IDEA FU QUELLA DI ISTALLARE UNA FONTE NELLA PIAZZA DEL PAESE PIÙ COLPITO E CHE OTTENESSE L’ACQUA DALL’ARIA. ATTUALMENTE FACCIAMO LO STESSO, MA LA FONTE LA ISTALLIAMO NEL DESERTO. IL GENERATORE D’ACQUA POTABILE PER CLIMI DESERTICI È UNA MACCHINA INTELLIGENTE CAPACE DI ADATTARSI ALLE CONDIZIONI CLIMATICHE.»
Ma ora l’obiettivo è raggiungere aree più vulnerabili , dove la mancanza di acqua potabile causa la morte di 3900 bambini ogni giorno- e secondo le stime dell’Onu già dal 2010 in poi fino a 33 miliardi di persone potrebbero rimanere senz’acqua.
Le cause della crisi dell’acqua che colpisce il pianeta
- Grande disuguaglianza nella ripartizione naturale dell’acqua. Le risorse di acqua dolce non sono equamente distribuite.
- Sprechi e cattivi impieghi. Spesso l’acqua viene sprecata ed impiegata male
- Inquinamento.
- Incremento demografico.
- Le guerre.
I cambiamenti climatici, la crescita demografica, l’agricoltura industriale e un maggiore consumo di carne stanno esacerbando la carenza d’acqua.
Il prototipo è in grado di produrre 3.000 litri di acqua potabile al giorno anche nelle condizioni più estreme, come ad esempio in mezzo al deserto. La macchina cattura l’acqua disciolta nell’atmosfera, e ne provoca la condensazione. I risultati che offre hanno fatto sì che il governo della Namibia, paese con gravi problemi di desertificazione, abbia commissionato la fabbricazione di 1.500 unità alla società Aquaer di El Viso del Alcor, a Siviglia, che ne detiene il brevetto.
Allo stesso modo, il dispositivo è in grado di generare fino a 5.000 litri di acqua al giorno.
La soluzione
Le macchine di Veiga sono diventate note quando Nhat Vuong, un rifugiato vietnamita residente in Svizzera, ha fondato nel 2017 un ente di beneficenza chiamato “Water Inception” per portare l’invenzione a chi ne ha bisogno.
Così ha comprato una delle macchine, con la capacità di generare fino a 5.000 litri al giorno, e l’ha portata in un campo profughi a Tripoli, in Libano.
Per Veiga, l’obiettivo della sua creazione è quello di poter raggiungere i luoghi più vulnerabili. Sottolinea l’efficacia dei suoi dispositivi per operare nel clima africano.
“Nei villaggi namibiani che abbiamo visitato, la gente era stupita, non capivano e chiedevano da dove provenisse l’acqua. La nostra idea non è solo di realizzare un dispositivo che sia efficace, ma anche di renderlo utile per le persone che devono percorrere chilometri a piedi per prendere l’acqua o realizzare pozzi”, ha detto Veiga.
Allo stesso modo, Nhat Vuong afferma che il prossimo obiettivo è quello di raccogliere fondi per sviluppare pannelli ad energia solare e portarli in diverse regioni in cui possano funzionare in modo efficace.
Finora, non c’è un sostegno massiccio da parte di nessuna azienda privata che abbia iniettato la quantità necessaria di investimenti per produrre in massa le macchine. Tuttavia, l’interesse e l’impegno di Veiga e delle persone coinvolte non sono diminuiti e mirano a continuare ad aiutare le comunità colpite.