Una nave spaziale italiana conquista il primo posto nel concorso internazionale ‘Hyperion’

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Una nave spaziale italiana conquista il primo posto nel concorso internazionale ‘Hyperion’ – Un progetto italiano innovativo ha superato la concorrenza internazionale nel concorso ‘Hyperion’ organizzato dall’Initiative for Interstellar Studies, un’organizzazione no-profit britannica dedicata all’esplorazione stellare. Si tratta di ‘Chrysalis’ (crisalide), una straordinaria nave spaziale cilindrica lunga 58 chilometri e larga 6.000 metri, progettata per un viaggio multigenerazionale verso il più vicino pianeta abitabile, Proxima b, situato a circa 4,25 anni luce dalla Terra.

Il progetto, sviluppato da un team italiano composto da Giacomo Infelise, Veronica Magli, Guido Sbrogio, Nevenka Martinello e Federica Chiara Serpe, si è distinto per la sua innovativa struttura modulare e le caratteristiche avanzate. La nave è pensata per ospitare fino a 1.500 persone, garantendo gravità artificiale tramite un sistema di habitat rotanti coassiali, con livelli inseriti uno dentro l’altro. Questi includono zone di produzione alimentare, ecosistemi, spazi comuni, abitazioni, servizi, magazzini e un nucleo centrale. La struttura è progettata per minimizzare i rischi di collisione con micrometeoriti e detriti orbitali, riducendo le sollecitazioni durante accelerazione e decelerazione, grazie a una forma cilindrica che si restringe nella sezione anteriore.

La propulsione utilizza un sistema a fusione diretta con elio e deuterio, capace di generare un’accelerazione di 0,1 g. Il viaggio prevede un anno di accelerazione, circa 400 anni di navigazione a velocità costante, e infine un anno di decelerazione all’arrivo su Proxima b. La nave è dotata anche di un grande Cosmo Dome, una cupola panoramica che permette ai passeggeri di ammirare lo spazio durante il viaggio.

Il progetto ‘Chrysalis’ rappresenta un passo avanti verso la colonizzazione degli esopianeti e dimostra come l’Italia possa essere protagonista nello sviluppo di tecnologie spaziali di frontiera.

Redazione

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