Rieti: in città è stato un Natale all’insegna del dialogo con i musulmani. La Comunità Islamica del capoluogo laziale, esempio di integrazione e di fratellanza in Italia, si è recata a presentare i suoi auguri al Vescovo Domenico Pompili, al Prefetto Gennaro Capo ed al Sindaco Antonio Cicchetti.
Quest’ultimo ha ricevuto in Sala Consiliare persone (inclusi numerosi bambini) originarie di diversi Paesi come il Marocco, l’Afganistan, l’Iraq, il Pakistan ed il Kurdistan. Ha ribadito che l’evento è stato il risultato di un rispetto reciproco che dura da più di 20 anni.
Il rapporto tra Rieti e la Comunità Islamica è cominciato quando è stata posata la prima pietra nella parte del cimitero locale in cui riposano defunti di credo diverso. L’incontro natalizio è stato promosso dalla Moschea della Pace e dall’imam Mohamed Ahardan insieme ad un’associazione chiamata “Segnali di fumo”. C’era anche il rappresentante Aziz Darif, già presente alla posa della prima pietra.
Al Vescovo, al Prefetto e al Prefetto di Rieti sono state donate pergamene con gli auguri. Un’efficace risposta a quanti ritengono che i musulmani si offenderebbero per il Natale e perciò noi dovremmo rinnegarlo. Lo stesso cittadino reatino ha dichiarato senza peli sulla lingua: “Mentre alcune teste d’uovo della comunità europea raccomandano di non far riferimento al Natale per gli auguri, al fine di non offendere sensibilità religiose altrui – si legge sul “Messaggero” – la comunità islamica di Rieti con molti bambini rende visita al Sindaco, al Prefetto e al Vescovo cantando l’Inno d’Italia e augurando buon Natale. Sicuramente il dialogo impostato a Rieti da oltre 20 anni sta dando i suoi frutti ma altrettanto sicuramente i grigi esponenti europei vivono fuori dalla realtà e operano alla luce di ingiustificati timori. La strada coraggiosa dell’integrazione nel rispetto delle reciproche tradizioni e dei rispettivi sentimenti religiosi va perseguita, pertanto, senza esitazione alcuna”.
Un evento di questo genere va tenuto presente anche per eventuali “scrupoli” che sicuramente torneranno l’anno prossimo, come da un po’ di anni a questa parte e non solo da parte dell’Unione europea!