Russia – Usa: continua la tensione per la questione ucraina. E’ trapelato che il vice ambasciatore americano a Mosca, Bart Gorman, è stato espulso. Lo ha detto l’agenzia di stampa russa Tass.
La rivista indipendente “Novaya Gazeta”, diventata famosa a livello internazionale per via di Anna Politikovskaja che ci lavorava, ha specificato che il motivo dell’espulsione non è stato chiarito. RosBiznesConsulting (RBC), un grande gruppo russo dedicato ai media, ha fatto sapere che la decisione è stata resa nota dopo che l’ambasciatore Usa John Sullivan è stato al ministero degli Esteri russo. La visita è durata un quarto d’ora.
La situazione è in continua evoluzione. Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha commentato il bombardamento di un asilo nell’insediamento urbano di Stanytsia Luhanska da parte dei filorussi, definendolo “una grande provocazione”. Poi ha aggiunto: “È importante che i diplomatici e l’Osce rimangano in Ucraina, le loro attività di monitoraggio sono un ulteriore deterrente. Abbiamo bisogno di un meccanismo efficace per registrare tutte le violazioni del cessate il fuoco.”
La situazione rimane critica, anche perché gli Usa hanno avvertito che un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sarebbe imminente. Lo ha detto l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield.
Il presidente Joe Biden ha precisato che l’attacco potrebbe avvenire addirittura “nei prossimi giorni”. Il rischio è “molto elevato”.
Incontrando la stampa ha affermato: “Abbiamo ragione di credere” che potrebbe esserci un’azione “sotto falsa bandiera”. Il presidente Usa non dovrebbe invece telefonare più Vladimir Putin.
Intanto il ministero degli Esteri russo ha reso pubbliche le 11 pagine della lettera con le risposte alle proposte americane sul tema della sicurezza. Lo dice la Tass.
Dalla Russia arriva l’assicurazione di essere disponibile a dialogare con l’Occidente; ma Mosca ha anche lamentato che “le (sue, ndr) linee rosse e gli interessi strategici sono stati ignorati”. Il governo russo ha definito tutto questo “inaccettabile” e aggiunto che “da Usa e Nato non siano arrivate risposte costruttive”.
La Russia ha inoltre sottolineato di non aver invaso l’Ucraina, anche se è da questo autunno che Washington lo paventa. Però ha minacciato che “dovrà reagire, anche attraverso misure tecniche e militari, in mancanza di una disponibilità degli Stati Uniti a discutere delle garanzie alla propria sicurezza”.