“Sui tetti” – Nel Vangelo è scritto che Gesù ai suoi primi discepoli diceva: «Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti» (Mt 10, 27).
Ed a ciò si è ispirato il recente incontro promosso da circa settanta associazioni di ispirazione cattolica per promuovere un’agenda sussidiaria e condivisa di ragioni, priorità e proposte, incontro tenutosi all’Angelicum di Roma aperto dall’intervento del Presidente della Cei Card. Bassetti e chiuso con una lectio magistralis del Cardinale Segretario di Stato Parolin.
Presenti, oltre alle delegazioni di numerosi organismi ed associazioni, come, tra molti altri, Movimento per la vita, l’Osservatorio Parlamentare “Vera Lex?”, Scienza e vita, Medici Cattolici, Ucid, Confassociazioni, Forum CPV, As.ma.ra, politici di tutti gli schieramenti tra cui Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Elena Bonetti, Maurizio Gasparri, Lorenzo Cesa, Maria Elena Boschi e tanti altri.
Particolarmente attivi nell’organizzazione mons. Gianni Fusco e Domenico Menorello.
Il messaggio è arrivato chiaro e forte, è necessario in questo cambiamento d’epoca, in cui il mito dell’autodeterminazione è arrivato ad un punto tale da finalizzare tutto alla concezione prometeica di uomo/divo unica misura di ogni cosa, che i cattolici facciano sentire la loro voce affinchè alla sfida del relativismo si prospetti una concezione antropologica che consideri l’essere umano nella sua vera e completa essenza, che tenda a dare un senso alla propria esistenza, non finalizzata semplicemente al piacere personale, e che consideri la vita nella sua pienezza, contro ogni cultura dello scarto.
I temi nodali sono stati quelli legati alla tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, alla famiglia ed alla rinascita demografica, all’educazione, alla solidarietà ed alla sussidiarietà, alla giustizia contro il giustizialismo, al welfare ed alle politiche del lavoro, al fisco ed, infine, all’ecologia umana.
Oggi appare che i cattolici siano divisi tra centro destra e centro sinistra, dove i primi rappresenterebbero la morale ed i secondi il sociale, divisione che, in effetti, ha ben poco senso. Proprio su questo tema il Card. Parolin ha chiaramente sottolineato come sia “un grave errore pensare che i temi più esplicitamente etici o bioetici siano altra cosa rispetto ai temi sociali e non vi sia continuità. Sono due facce della stessa medaglia. Non si possono inquadrare correttamente i temi sociali se non a partire da una certa antropologia e vice versa”.
Colpiscono nel segno queste parole, infatti ogni azione umana è conseguenza del modo di essere e di pensare di ognuno di noi, l’aiuto ai bisognosi ed ai fragili, per condizione sociale o per malattia, persone che, di certo, non sono più utili alla società, cozza decisamente rispetto all’imperante “cultura dello scarto” di chi è convintamente abortista o pasdaran dell’eutanasia.
Dagli interventi che si sono susseguiti sul palco è emerso chiaramente come fede e ragione, morale e politica, non siano elementi distanti uno da relegare all’intimo di ognuno di noi (fede e morale) e l’altro da manifestare nelle relazioni sociali (ragione e politica), ma interagiscano tra loro in un unicum.
Politica e morale, in particolare, non sono compartimenti stagni, e non lo sono soprattutto in regimi democratici. I sentimenti morali dei cittadini elettori hanno piena legittimità e, proprio per evitare tirannie della maggioranza e lesioni della libertà, essi vanno portati alla luce e inseriti nella discussione democratica, più che lasciati agire sullo sfondo. Tutto ciò controcorrente rispetto al moralismo nascosto ed al realismo cinico ed esplicito di molte concezioni della politica.
Il messaggio appare sia stato ben recepito dalle forze politiche presenti e vedremo chi ne farà veramente tesoro. L’iniziativa “Sui tetti”, comunque, continuerà nella sua opera propositiva e divulgativa sui temi maggiormente sensibili, con iniziative e contributi di idee.