Ita Airways: Ok della Corte dei Conti alla privatizzazione – Resta ora da attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dpcm del 21 dicembre scorso sulle modalità della cessione da parte del Tesoro.
E’ arrivato l’ok della Corte dei Conti alla modifica della procedura di privatizzazione di Ita Airways. Il via libera al decreto della Presidenza del Consiglio è stato dato il 23 dicembre. A breve si definirà quindi il futuro della compagnia aerea, per cui Lufthansa sta preparando l’offerta. Dopo il via libera della Corte dei Conti, resta infatti da attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dpcm del 21 dicembre scorso sulle modalità di privatizzazione di Ita.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, allo scopo di velocizzare la cessione, confermava i soggetti che hanno partecipato alla precedente procedura e, contestualmente, eliminava il vincolo per il Tesoro di cedere la maggioranza della società. “Assume importanza rilevante, ai fini della vendita – veniva precisato – il piano industriale del candidato acquirente della compagnia aerea”. Previsto l’aumento di capitale per entrare nell’azionariato di Ita e il mantenimento della maggioranza da parte del Tesoro.
“Tra le pretendenti è rimasta solo la compagnia tedesca – fa notare Claudio Tarlazzi, segretario generale di Uiltraporti, all’AGI – ma dal punto di vista industriale era migliore il progetto Msc. Ita viene venduta a Lufthansa per quattro soldi e diventa ‘di cui’ del gruppo tedesco”. Lufthansa avrà la gestione operativa anche se nella prima fase la quota azionaria dovrebbe essere di circa il 35%. Il governo ha espresso l’intenzione di chiudere la partita entro la fine dell’anno ma i tempi della trattativa non sono ancora prevedibili.
“Non si sa a quanto Lufthansa comprerà – fa notare Tarlazzi – Se il quadro sarà pronto a primavera sarebbe già positivo”. Per il sindacalista, la cosa importante è che “quando Lufthansa si sarà insediata metta mano alla questione salariale: i salari di piloti e assistenti di volo sono ancora molto inferiore alla media del mercato. Speriamo – conclude – che l’operazione vada veloce perchè si è perso troppo tempo, e non vorremmo che si verificassero ulteriori intoppi. Ci sono ancora tante persone in cassa integrazione che devono essere assorbite nel momento in cui si completerà la flotta”.