Youssef Balla: “Su Ceuta l’Ue non si faccia strumentalizzare dalla Spagna”

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Youssef Balla, ambasciatore del Marocco in Italia, spiega all’AGI che la crisi in corso non riguarda i migranti ma è diplomatica tra Rabat e Madrid in seguito all’accoglienza spagnola del capo del Polisario.

“Spero che l’Europa sia attenta a non farsi trascinare e strumentalizzare da un problema puramente bilaterale spagnolo, che si è fatto beffe dei valori europei proteggendo un criminale di guerra. Lo dichiara all’AGI l’ambasciatore del Marocco a Roma, , che conferma la crisi diplomatica tra Rabat e Madrid dopo che quest’ultima ha dato accoglienza al capo del Polisario, .

“L’Europa sa che il  è l’unico Paese della sponda Sud la cui stabilità e senso della responsabilità contribuiscono in maniera efficace alla sicurezza, stabilità e benessere dei suoi cittadini ogni giorno”, aggiunge il diplomatico.

“La Spagna, prima di chiedere il sostegno europeo, deve essere trasparente con l’Ue, e dire la verità ai soci europei, ossia che si fa beffe dei principi e dei valori accettando sul territorio europeo un criminale di guerra perseguito dalla sua propria giustizia, con false pretese di ragioni umanitarie, ricorrendo a metodi poco degni di uno Stato di diritto”, conclude Balla.

“Nessuna lezione sulla gestione dei migranti”

“Il Marocco non ha lezioni da imparare da nessuno sul suo impegno nella lotta globale contro l’immigrazione irregolare. Lo dimostra il fatto che è considerato un modello dall’ e da tanti organismi internazionali e lo dicono chiaramente i numeri: sventati 13 mila tentativi di immigrazione irregolare dal 2017 e lo smantellamento di 4.163 reti di trafficanti”, aggiunge Balla.

E ancora: “Il 99% dell’impegno in questa lotta lo fa il Marocco che non riceve dall’Europa nemmeno il 20% dei costi. La crisi migratoria nel Mediterraneo è una responsabilità principalmente europea e i Paesi di transito ne subiscono le conseguenze”.

“Non si può costruire una politica migratoria da posizioni di egoismo e di arroganza ma da responsabilità condivisa e fiducioso compromesso. Sbaglia chi mantiene in Europa l’illusione di una torre d’avorio e di subappaltare la questione migratoria ai Paesi terzi considerandoli come gendarmi invece che come partner”, conclude Balla.

“Crisi è con Madrid”

Ciò che è accaduto a Ceuta è una semplice crisi migratoria, com’era già avvenuto tante volte in passato nella stessa zona, ma la Spagna la sta sovraesponendo per nascondere la vera crisi diplomatica con il Marocco causata all’accoglienza da parte di Madrid del capo del Polisario, perseguito dalla stessa giustizia spagnola per crimini di guerra, terrorismo e stupro”.specifica ancora l’ambasciatore

“In passato ci sono già stati 34 tentativi di assalto alla frontiera, tutti evitati dalle forze dell’ordine marocchine. L’ultimo episodio è coinciso con la festa di fine Ramadan e quindi con una ridotta presenza degli agenti che non sono stati in grado di controllare la folla”, spiega Balla che ritiene tutt’altro che chiusa la crisi diplomatica con Madrid.

“Le circostanze di accoglienza, con un pretesto umanitario, del capo del Polisario, un criminale di guerra, sono scandalose per uno Stato di diritto: accoglierlo con falsa identità e di nascosto è un’aggressione all’integrità territoriale del Marocco, allo spirito di buon vicinato e a un rapporto di partenariato basato sulla fiducia”, ribadisce Balla facendo riferimento a Brahim Ghali.

“Madrid ancora non risponde sul perché il capo separatista del Polisario sia stato ammesso in  in modo segreto e con un passaporto falso; né perché abbia ritenuto inutile informare il Marocco; né tanto meno perché la giustizia spagnola non abbia ancora risposto alle numerose denunce presentate dalle vittime”, chiede l’ambasciatore di Rabat.

Agi

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