Belgio: jihadista 22enne arrestato a Molenbeek

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La polizia belga ha rintracciato e arrestato a Molenbeek un uomo condannato in Spagna nel 2018 per apologia del terrorismo. Radicalizzatosi dopo la morte in Siria del fratello, entrato a far parte dello Stato Islamico, il 22enne si trovava nascosto nel quartiere Sint-Jans-Molenbeek in un appartamento utilizzato da cellule jihadiste per la pianificazione di attentati.

Diventato lui stesso un membro occulto del network dello Stato Islamico, era già stato arrestato a Madrid nel maggio 2017. Successivamente rilasciato, era stato condannato in contumacia a due anni di prigione nel 2018 per aver “glorificato” il terrorismo e insultato le vittime degli attacchi dell’Isis a Parigi e Nizza.

Sulla base del mandato di cattura europeo, emesso dalle autorità spagnole nel 2020 e grazie alla stretta collaborazione tra gli organi investigativi di Madrid e Bruxelles, gli agenti belgi delle squadre di ricerca attiva di latitanti (FAST), hanno individuato e successivamente arrestato lo jihadista.

Secondo quanto emerso il giovane arrestato a Molenbeek, utilizzando vari profili sui principali social network, esaltava le gesta del fratello defunto, morto da “vero mujahed” nel corso della Guerra Santa contro gli apostati e gli infedeli nel teatro siro-iracheno.

Proprio a seguito della morte del fratello, il 22enne aveva intrapreso la strada dell’autoradicalizzazione, distinguendosi nella comunità immigrata per i discorsi di propaganda in favore delle cellule terroriste, non disdegnando di esaltare la morte degli innocenti a seguito degli attentati perpetrati in Francia a Nizza e Parigi.

Il Belgio detiene un triste record per la percentuale di jihadisti recatisi in Siria per aderire allo Stato islamico e combattere contro gli “infedeli”. Tra loro sono numerosi quelli che hanno fatto rientro in Europamantenendo un basso profilo per continuare a sostenere la causa anche in Occidente.

Molenbeek è altresì noto come un quartiere balzato più volte alla ribalta delle cronache per avere ospitato latitanti e sospettati contigui ai network del terrore islamista. Un esempio di come la percentuale di estremisti cresca in modo esponenziale con la presenza di zone di territorio fuori controllo e popolate da personaggi in odore di radicalizzazione giunti in Europa sfruttando le ondate migratorie selvagge che  raggiungono il Continente.

Ofcsreport

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