Davide Giri: l’altroieri, sabato 18 dicembre, si sono svolti nella parrocchia della Trasfigurazione di Mussotto d’Alba, i funerali del 30enne ricercatore in Computer Science della Columbia University, ucciso a coltellate il 3 dicembre nei pressi del campus universitario a New York. Una folla di persone ha reso omaggio a Davide.
Sui social e non solo c’è stato chi ha sottolineato, indignandosi, che lo Stato non era presente alle esequie (a parte ovviamente il sindaco del comune in provincia di Cuneo, Carlo Bo). Perché sull’omicidio e il ferimento del più fortunato dottorando della Columbia Roberto Malaspina, 27 anni, perugino, da parte del pluripregiudicato in libertà vigilata afroamericano Vincent Pinkney, 25 anni, membro di una gang il cui nome è davverio tutto un programma, “Everybody Killa” (EBK), aleggia lo spettro del razzismo.
Qualcuno ha associato il caso all’omicidio durante l’arresto del pregiudicato afroamericano George Floyd da parte poliziotto bianco Derek Chauvin. George era disarmato. L’eco del delitto è arrivato anche al Parlamento italiano e ha generato come segno di protesta antirazzista l’ “inginocchiamento”.
Perché il poliziotto ha ucciso l’arrestato, premendogli un ginocchio sul collo. Come non ricordare lo straziante “Please, I cant’breathe” di George? Da qui ha avuto origine il movimento “Black Lives Matter” (“Le vite dei neri contano”).