Violenza sessuale alla hostess: sindacalista assolto, “reazione troppo in ritardo”

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Violenza sessuale – Assolto il sindacalista della Cisl a processo per violenza sessuale: l’uomo era accusato di avere palpeggiato un’assistente di volo a Malpensa durante un colloquio tra i due per questioni sindacali, avvenuto il 12 marzo 2018. La giudice Nicoletta Guerrero del Tribunale di Busto Arsizio, mercoledì 26 gennaio 2022, ha decretato l’assoluzione. Da quanto è emerso, il collegio giudicante crede che sia realmente avvenuto l’atto, ma ritiene che non sia stato provato a sufficienza il dolo, ed in particolare elementi come la minaccia o l’abuso di autorità. La procura aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione.

La porta e il tempo di reazione

Due, in particolare, gli elementi che sembrano essere stati decisivi per la decisione di assolvere l’uomo. Innanzitutto il ‘tempo di reazione’ della vittima, ricostruito in circa venti secondi. In secondo luogo, il fatto di non aver potuto accertare se la porta della stanza in cui si trovavano il sindacalista e la donna fosse chiusa (impedendo quindi alla donna un’eventuale fuga, come sosteneva lei) o aperta (come invece reclamava lui). Tuttavia il collegio giudicante ha sottolineato che il fatto sarebbe realmente avvenuto e che il sindacalista avesse manifestato altri comportamenti inappropriati con le donne.

L’imputato si è sempre difeso affermando che l’accusa fosse una manovra per incastrarlo, perché, a suo dire, era diventato “scomodo” per la sua opposizione all’arrivo di Ryanair a Malpensa. Il collegio difensivo di parte civile, che assiste la donna, ricorrerà in appello e lamenta che l’indecisione sul da farsi, comprensibile in un momento di tensione, sia stata utilizzata per negare il dolo nella violenza.

Milanotoday

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