La questura di Vicenza ha sequestrato armi e munizioni a tre persone residenti in provincia, che avrebbero manifestato l’intenzione di andare a combattere in Ucraina, due a sostegno dell’esercito russo, uno di quello di Kiev.
Un altro sequestro è stato effettuato nei confronti di un cittadino ucraino, sempre abitante nel Vicentino. I provvedimenti, scrive oggi Il Giornale di Vicenza, sono stati assunti nell’ambito di un’indagine della Digos e della Polizia Postale vicentine, che potrebbe coinvolgere un numero più ampio di persone.
Gli accertamenti sono stati svolti monitorando i social network e applicazioni di messaggistica, in particolare Telegram, nelle cui chat i tre avevano manifestato l’intenzione di andare a combattere.
Sarebbe una guardia giurata di 40 anni, residente nella provincia di Vicenza, una delle persone nei confronti delle quali la questura ha disposto il sequestro di armi. Secondo quanto si è appreso le armi, due pistole, sono regolarmente detenute dall’uomo, e usate per servizio. Il quarantenne avrebbe espresso la volontà di recarsi in Ucraina a combattere per la resistenza con una serie di post sui social network.
Altre posizioni, il cui numero non è specificato, sempre tramite il monitoraggio delle piattaforme social, sono ancora in corso da parte della Questura berica. Ulteriori indagini sono in corso sulla vicenda di un ucraino residente a Vicenza, che sarebbe già ritornato in Patria alcuni mesi fa, e che aveva manifestato l’intenzione di aggregarsi alle forze di difesa del proprio Paese.