Roma sta cercando di mettere ordine nella giungla dei monopattini

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A Roma i monopattini elettrici si sono mescolati alla mitica Vespa, simbolo di una dolcezza della vita ormai passata: quando non si snodano pericolosamente nel già caotico traffico della Città Eterna, vengono abbandonati sui marciapiedi e le autorità hanno deciso di reprimere (questa abitudine).

Una notte di giugno, due giovani turisti americani sono scesi in monopattino dalla famosa scalinata di Piazza di Spagna, danneggiando diversi gradini di questo capolavoro del 18° secolo per danni stimati in oltre 25.000 euro.

Le telecamere di sorveglianza della città hanno immortalato la loro fuga e questi sono stati identificati e sono stati multati di 400 euro ciascuno. Questo aneddoto illustra il funzionamento anarchico dei monopattini nella capitale italiana come in altre grandi città del mondo.

Roma ha sette società di noleggio con licenza per un totale di 14.500 monopattini self-service. Per attivarli è sufficiente una semplice applicazione per cellulare. Il prezzo? 1 euro da sbloccare per tutti e poi da 15 a 25 centesimi al minuto a seconda della compagnia.

In una città in cui i trasporti pubblici sono notoriamente carenti, sono diventati indispensabili per i turisti, i giovani ma anche per certi lavoratori che corrono dietro al tempo.

Tuttavia, la convivenza su strada è tesa in un capoluogo con più di 240 km di piste ciclabili, ma poco pulite, spesso mal tenute e quasi inesistenti nel centro storico.

“Ti tagliano fuori, vanno a destra, a sinistra, si bloccano davanti a noi rischiando di essere investiti. Dobbiamo rivedere le normative”, ha detto Paolo Facioni, 59 anni, autista di autobus dell’Atac, l’autorità dei trasporti di Roma.

“E’ un vero disastro”, concorda Gianni Ranucci, tassista di 56 anni. “Un disastro per il traffico, un disastro per le persone, anche per l’incolumità delle auto e delle persone (…). E poi anche chi guida è incosciente, crede di essere in un videogioco”.

Parcheggi dedicati

Incalzato dai media e dai cittadini esasperati, il Comune di Roma ha deciso un giro di vite. Secondo una bozza di nuovo regolamento che dovrebbe entrare in vigore a gennaio 2023, Roma intende riservare il noleggio di monopattini agli adulti con obbligo di registrazione tramite carta d’identità. Le autorità vogliono anche ridurre a tre il numero degli operatori e limitare la velocità a 20 km/h, contro i 25 attuali. In piazza Venezia, nel cuore di Roma, nel traffico tumultuoso dell’ora di punta sotto un sole cocente, Mariano Giorgi, 60 anni, spiega di essere un assiduo utilizzatore del monopattino, invocando ragioni di sicurezza ed ecologia. “20 km/h, è troppo lento perché rischi di essere investito”, dice, in tuta e occhiali da sole. A differenza della maggior parte degli utenti, alcuni dei quali non esitano a girare in due su un monopattino, indossa il casco. Prende in prestito un monopattino ogni giorno per andare al lavoro. “Vivo in centro città e sono molto utili, altrimenti dovrei prendere la macchina e inquinare molto di più”, sostiene, sperando che il nuovo regolamento non veda mai la luce. “Deve essere pratico per essere utile, se non è pratico non lo prendo più!”. La Polizia Municipale di Roma registra una media di 15 incidenti al mese relativi a monopattini. Il 9 maggio un uomo di 24 anni è morto in uno scontro con un’auto. Secondo il Codacons, l’associazione italiana per la tutela dei consumatori, questo incidente porta a 17 il numero di morti per monopattino in Italia dalla loro introduzione, di cui quattro quest’anno. L’associazione chiede maggiore sicurezza su questo mezzo di trasporto. Anche le aziende stanno cercando di mettere le cose in ordine. Bird, uno degli operatori, non fa eccezione. Dal 13 giugno gli utenti devono parcheggiare correttamente nei parcheggi dedicati. L’assessorato alla mobilità di Roma ha detto all’Afp che il Comune intendeva far sì che l’uso dei monopattini diventi un vero mezzo integrato nel trasporto pubblico, limitandone l’uso ludico.

(Fonte: “Arab News”)

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