Roma: delitto di Primavalle, fermato un 17enne dello Sri Lanka. La vittima si chiamava Michelle Maria Causo

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Michelle Maria Causo - roma

Roma: delitto di Primavalle, fermato un 17enne dello Sri Lanka. La vittima si chiamava Michelle Maria Causo – Il giovane è accusato di omicidio. Il corpo della 17enne giaceva in un carrello della spesa a Primavalle, periferia nord-ovest della Capitale. La vittima si chiamava Michelle Maria Causo. Un compagno di scuola: “Una ragazza tranquilla, come tutti noi”.

È accusato di omicidio il 17enne, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria da parte dei poliziotti della Squadra Mobile di Roma. Il minorenne è accusato di aver ucciso la coetanea ritrovata in un carrello a Primavalle, periferia nord-ovest di Roma.

Ed emergono nuovi dettagli sul ritrovamento del cadavere in un sacco nero dentro un carrello della spesa posizionato vicino a un cassonetto in via Stefano Borgia. Si è inoltre appreso che la vittima era una ragazza romana di 16 anni e che si chiamava Michelle Maria Causo.

A chiamare il 112 un cittadino che avrebbe visto un giovane portare fuori da un condominio un carrello con del sangue che sgocciolava. La ragazzina potrebbe essere stata uccisa a coltellate. Sul caso indaga la Squadra Mobile e il commissariato locale.

“C’erano tre pattuglie davanti al fornaio. Non ci credevo. Pensavo che si fossero fermati a fare dei panini. E invece è venuta una signora che passava ci ha detto che avevano trovato una ragazza morta con delle scie di sangue”. Così una barista che lavora in un locale nei pressi di via Borgia, a Primavalle, dove è stato trovato il cadavere della 16enne in un carrello.

“Era in classe con me, era una ragazza tranquilla, forse un po’ agitata, ma come ognuno di noi. Era la classica ragazza di periferia”. Queste, invece, le parole di uno dei compagni di classe della ragazza. Sul posto, infatti sono arrivati molti degli amici della scuola della ragazza, insieme ad alcuni genitori. “Abbiamo saputo della notizia ma inizialmente non sapevano chi fosse. Poi la terribile scoperta”, ricorda un’altra signora, mamma di una ragazza.

Agi

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