Proteus anguinus, l’anfibio che vive 100 anni e depone le uova ogni 10

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Proteus anguinus

Proteus anguinus, l’anfibio che vive 100 anni e depone le uova ogni 10 – Un evento epocale atteso nelle Grotte di Postumia: la schiusa delle uova di proteo. Ecco perché è così importante.

Il proteo (Proteus anguinus) è un anfibio e unico vertebrato europeo che vive esclusivamente nelle grotte (questi animali sono detti triglobi). Da adulto raggiunge i 25-30 centimetri di lunghezza, somiglia a una lucertola ma si comporta come un’anguilla.

Del proteo si conosce poco. Si pensa che viva circa 100 anni, e si sa che può digiunare anche 12 anni di fila e che quando mangia si nutre pochissimo, solo qualche piccolo crostaceo che trova nelle grotte. Poco si sa anche dei meccanismi della riproduzione, che pare avvenga una o massimo due volte ogni 10 anni.

È per questo che quando si scoprono uova di proteo è un evento. È quello che sta avvenendo nelle Grotte di Postumia (un complesso carsico della Slovenia), visitate da milioni di persone ogni anno. Qui si è infatti scoperto che una femmina di proteo ha deposto una cinquantina di uova e che, di queste, almeno tre mostrano chiari segni di crescita. Ma, altro mistero, anche se c’è chi ritiene che la schiusa dovrebbe avvenire dopo quattro mesi, essuno sa quanto tempo ci vorrà esattamente.

PRECAUZIONI. «È una situazione di grande e reale interesse, proprio perché la nostra conoscenza di questo abitante delle grotte è molto scarsa», commenta Dušan Jelić, membro della Zoological Society of London e project manager dell’Istituto croato per la biodiversità. Si pensa che il proteo sia presente sulla Terra da 200 milioni di anni e che sia sopravvissuto a molte catastrofi ambientali proprio grazie all’ambiente che si è scelto per vivere e per le sue scarse esigenze.

Nel 2013, nella stessa grotta, erano state già viste delle uova, ma i ricercatori non erano intervenuti tempestivamente e le uova erano diventate cibo per altri animali. Questa volta sono state prese delle precauzioni molto rapidamente e la pozza d’acqua dove sono presenti le uova è stata isolata dal resto dell’ambiente. La madre, che come tutti i protei è cieca, ha un forte senso dell’olfatto e di tanto in tanto si avvicina alle uova per verificarne la presenza e le condizioni, perché, spiega Sašo Weldt, un biologo che lavora nelle Grotte di Postumia, «le uova hanno un particolare odore che permette alla madre di capire se sono vive o morte».

Già solo monitorare lo sviluppo delle uova, e poi dei piccoli nelle varie fasi di crescita, permetterà di riempire molte lacune nella nostra conoscenza di questo animale.

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