“Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere. Buon Giorno della Memoria. Buon giorno Memoria”. È il testo di un cartello proiettato nella notte sulla Piramide Cestia e sul Palazzo della Fao a Roma. Accanto alle frasi i loghi di Amnesty, diventata ‘Amnesy’, ed Emergency storpiata in ‘Hypocrisy’. Nel mirino sono finiti anche l’Anpi, Medici senza Frontiere e la Croce Rossa. Sono in corso le indagini della Digos per risalire agli autori delle frasi contro le Ong. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere della zona.
Le scritte rinvenute a Piramide Cestia “non possiamo non stigmatizzarle, non possiamo non contrastare quel pensiero che è destrutturato culturalmente. C’è questa esigenza di investire molto di più dal punto di vista formativo ed educativo e cercare di non sottovalutare quelle che possono sembrare semplici espressioni di pensiero, invece sono manifestazioni di un disagio culturale che non va sottovalutato. Questo dimostra quanto lavoro dobbiamo ancora fare a livello educativo. Sono espressione di un’arretratezza culturale che ci responsabilizzano ulteriormente”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, a margine della conferenza stampa di presentazione delle iniziative promosse per il Giorno della Memoria. “Il pensiero va sempre rispettato – ribadisce – ma va contrastato quando non risponde ai canoni della civiltà e del rispetto”.
“Oggi nel Giorno della Memoria sono apparse delle scritte su alcune mura di Roma che fanno un raffronto tra presente e passato, una forma di reazione a un lungo periodo di vessazioni e di slogan antisemiti, di attacchi a Israele che si sono manifestati addirittura il giorno dopo del fatidico 7 ottobre. È anche comprensibile questa forma di reazione a un isolamento che non si vuole subire”. Così a margine del Viaggio della Memoria di Roma Capitale il presidente Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mario Venezia.
“Quelle scritte sono una risposta alla distorsione. Questa è la sintesi dei messaggi. Chi ha messo le scritte vuole dare una risposta alla distorsione”. Lo ha detto la presidente Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, a margine di una cerimonia di commemorazione per la giornata della Memoria, al Portico D’Ottavia, in merito alle scritte comparse questa notte contro le Ong. Condivide quel messaggio? “Non mi pronuncio ma credo che il dolore fa scrivere determinate cose, un dolore forte, fortissimo, di quello che subiamo ogni giorno. Ed è una delle distorsioni della Memoria usare queste cose su Israele, gli israeliani e gli ebrei”, ha aggiunto.