Romanzo storico italiano: I promessi sposi di Alessandro Manzoni

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Alessandro Manzoni – Il periodo di maggiore splendore per il romanzo storico europeo è l’Ottocento, epoca romantica in cui la Storia assume un valore e un significato centrali sia da un punto di vista letterario sia filosofico. Si diffonde infatti la convinzione che l’esistenza dell’essere umano sia fortemente condizionata dal periodo storico in cui vive, che a sua volta segue una logica precisa e non casuale. La Storia inoltre rafforza i sentimenti nazionalisti, rievocando la grandezza di popoli passati e diventando una fonte di ispirazione costante.

In particolare, in Italia, è con Alessandro Manzoni che questo genere conosce massima popolarità. Il suo I promessi sposi rappresenta un punto di snodo fondamentale per la letteratura italiana. Inserendosi a pieno titolo nella schiera dei capolavori della tradizione, come Ivanhoe di Walter Scott (considerato il vero capostipite del romanzo storico), l’opera di Manzoni ha la funzione di dare avvio a un nuovo capitolo della nostra produzione letteraria.

Ma da cosa deriva tutto questo successo? Oltre ad aver raggiunto un vasto pubblico di lettori e lettrici, grazie a un utilizzo della lingua più semplice e accessibile rispetto alla classica letteratura, Manzoni riesce di fatto a confezionare un’opera “perfetta”: intreccia realtà e finzione, ricostruisce con estrema cura il periodo della Milano del 1600, presenta un sistema di personaggi ricco e complesso, affronta tematiche importanti e particolarmente in linea con lo spirito del tempo.

Dopo di lui il romanzo – da sempre considerato un genere popolare, inferiore rispetto alla poesia – diventa il genere di riferimento, iniziando una florida corrente, viva ancora oggi.

Illibraio

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