È la più grande mostra del Medio Oriente di capolavori impressionisti quella aperta al Louvre Abu Dhabi. Inaugurato l’8 novembre 2017, il museo d’arte e civiltà negli Emirati Arabi Uniti ha quindi deciso di festeggiare alla grande il suo quinto anniversario. Visitabile fino al 5 febbraio 2023, “Impressionism: Pathways to Modernity” presenta più di 100 dipinti e incisioni dei pionieri dell’Impressionismo, tra cui Claude Monet, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro, Berthe Morisot e Gustave Caillebotte.
Divenuto celebre per il gioco di luci, la leggerezza e la natura fugace delle pennellate, il movimento francese ha preso piede nella Parigi del 1870, quando la città stava subendo dei profondi cambiamenti sociali. All’epoca gli impressionisti, che fecero la loro prima mostra nel 1874, venivano visti come dei radicali, che avevano osato allontanarsi dai vincoli dall’amata arte classica e pertanto ricevevano aspre critiche da alcuni membri della stampa e della critica. Solo successivamente venne riconosciuto loro il merito di aver agito come commentatori sociali attraverso le loro immagini.
“Quando ti trovi di fronte a un dipinto impressionista, hai ancora la sensazione che sia davvero fresco”, ha detto ad Arab News il co-curatore della mostra Stéphane Guégan. “È il risultato di qualcosa di molto diretto, spontaneo…È la sensazione di guardare attraverso gli occhi del pittore”. “La Francia e l’Europa si sono trasformate in società molto moderne i pittori hanno risposto a questa situazione cambiando l’argomento della loro pittura e il modo in cui rappresentavano il mondo esterno”, ha affermato Guégan.
Questo evento culturale franco-emiratino è stato in parte animato dalla collaborazione con il famoso Musée d’Orsay di Parigi, prestando per la prima volta al mondo arabo un numero significativo dei suoi dipinti.
Tra le opere in mostra “The Balcony” di Manet, “The Cradle” di Morisot e un’iconica rappresentazione delle Houses of Parliament di Londra di Monet.
Di Laila Maher