Dubai – All’Expo mondiale 2020 di Dubai domenica scorsa il Marocco ha lanciato ufficialmente il suo marchio di investimento ed esportazione denominato “Morocco Now”.
Un progetto che mira a promuovere il Marocco come piattaforma industriale ed esportatrice leader al fine di accelerare gli investimenti esteri. Si tratta di un nuovo concept, una nuova identità, per invitare gli investitori a sfruttare una nuova piattaforma di investimento, caratterizzata dalla concorrenza. Lo spiega Youssef El Bari, direttore generale dell’Agenzia marocchina per lo sviluppo degli investimenti e delle esportazioni (AMDIE), che ricorda come negli ultimi 20 anni, sotto la guida del Re Mohammed VI, il Marocco ha acquisito infrastrutture commerciali e di trasporto di prim’ordine ed è entrato definitivamente nel percorso del decollo industriale.
“Morocco Now” costituisce una piattaforma industriale a prova di futuro per cogliere le opportunità di un mondo che cambia. Si basa su un’esperienza di successo di trasformazione economica che rende il Marocco una destinazione affidabile con un alto potenziale di investimento e di esportazione.
Durante la presentazione il direttore ha ricorda in particolare Tanger Med, primo collegamento marittimo in Africa e nel Mediterraneo e 20° a livello mondiale, nonché i sostanziali progressi registrati dal settore automobilistico, che sta vivendo la crescita più rapida al mondo, contribuendo fortemente a la crescita delle esportazioni marocchine che sono aumentate di oltre 150 miliardi di dirham tra il 2010 e il 2019.
Sonon numerose le sfide attuali, a partire dalla necessità di una ripresa economica mondiale dopo la devastante crisi pandemica. L’economia mondiale sta infatti affrontando rapidi cambiamenti che determinano nuove esigenze per gli attori economici, come l’emergenza ambientale, la pressione dei consumatori e le nuove normative rendono essenziale l’adozione di produzioni a basse emissioni di carbonio, mentre la crisi del Covid-19 ha portato a una riorganizzazione delle catene del valore globali verso una minore dipendenza globale e una maggiore integrazione regionale.
Sul fronte delle energie rinnovabili l’AD di AMDIE ha spiegato che grazie a investimenti mirati, questi hanno rappresentato il 37% del mix energetico nel 2020, con un obiettivo del 52% al 2030. In questo settore il Regno ha creato un ponte per integrare il potenziale di rapida crescita dell’Africa grazie a un’offerta di produzione ed esportazione competitiva e un accesso preferenziale a più di un miliardo di consumatori.