IL PONTE DELLA LEGALITA’ A BERTINOTTI

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IL PONTE DELLA LEGALITA’ A BERTINOTTI

Una cerimonia intima per la quale è stata riservata la Libary Hall del Ristorante Simposio per la consegna del Premio IusArteLibri Il Ponte della Legalità al Presidente Emerito della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti.

Con il saggio “Colpita al cuore: analisi del fallimento dell’art.1 della Costituzione” ( Edito da Castelvecchi) Bertinotti, aveva vinto l’edizione 2020  del Premio ideato dall’avv. Antonella Sotira. ma per la consegna della scultura  è stata necessario attendere il rientro in Italia dell’artista Francesco Misuraca. Il Presidente Emerito aveva chiesto all’artista la versione “grezza dell’opera”, preferendo la forma  basculante e non verniciata del simbolico libro con l’omino in bilico alla ricerca della legalità.

Il meritato riconoscimento è stato consegnato dal giovane studente del Liceo Mamiani, Ernesto Hermes Frangipane che con grande emozione ha letto la motivazione del Collegio E-lettori di giuristi e cittadini proferito l’auspicio che non Vi siano più diritti colpiti al cuore, sanciti solo per estetica costituzionale ma concretamente  negati ai cittadini”.

La cerimonia si è conclusa con  il perfetto connubio fra diritto e convivialità, con una pranzo a base di pesce e bollicine delle Langhe, per pochissimi eletti del Direttivo IusArteLibri: la giornalista Flaminia Marinaro, l’A.D. di Cisal Servizi Francesco Greco, l’entusiasta giovane premiante ed il docente e patron di casa Ivano Daffinà.

Questo in sintesi il messaggio del Presidente Fausto Bertinotti.Ai gloriosi tempi che hanno portato alla redazione della nostra Carta Costituzionale, sono seguiti gli attuali ingloriosi anni che hanno tradito gran parte dei Valori Costituzionali e determinato il fallimento del presupposto su cui è  fondata la  nostra Repubblica: il LAVORO”.

Se oggi venisse chiamato un costituzionalista, da una qualsiasi parte del mondo, a soggiornare nel nostro Paese e gli fosse chiesto di riformulare l’articolo 1 della Costituzione in modo che corrisponda alla realtà presente, cosa scriverebbe? Volendo aderire alla dura verità dei fatti non potrebbe che sancire che l’Italia è una Repubblica «fondata sul mercato». La costituzione materiale che ha preso corpo nell’ultimo quarto di secolo ha eroso le basi della Carta e, infine, ne ha prodotto il rovesciamento. Ma chi sono gli assassini della Costituzione e dell’articolo 1, che ne è l’architrave? E come è potuto accadere che abbiano avuto mano libera?

Nel tentativo di rispondere a tutti questi interrogativi, il saggio, in linea con le battaglie di civiltà del  Premio IusArteLibri, ripercorre la storia d’Italia – e del lavoro – partendo dai «trenta anni gloriosi» iniziati con la promulgazione della Carta del ’48 per arrivare al Jobs Act del governo Renzi.  L’analisi storica riporta in auge il concetto di dignità del lavoratore e  il diritto ad unaretribuzione adeguata che rende concreta la eguaglianza e la libertà sostanziale dei cittadini.  

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