La Grecia ha asserito che la Turchia sta incoraggiando la migrazione somala con campagne di offerte e visti, permettendo ai migranti, in tal modo, di proseguire il cammino verso la terra ellenica.
Da Ankara nessun commento. Va detto, allo stesso tempo, che la Turchia ha sempre sostenuto come l’Unione europea non le abbia mai garantito un sostegno idoneo per accogliere circa quattro milioni di migranti, molti dei quali intenzionati a raggiungere il Continente.
Negli scorsi mesi non sono mancati scontri tra migranti e forze di polizia al confine tra Grecia e Turchia. Notis Mitarachi, ministro greco della Migrazione, ha commentato: “In Somalia, sappiamo che le autorità turche, il ministero dell’Istruzione e altri ministeri stanno promuovendo l’immigrazione in Turchia”. Non solo: corroborato da presunte testimonianze di migranti somali, Mitarachi ha sostenuto come quest’ultimi sarebbero stati “agevolati” da un ufficio turco a Mogadiscio per avere visti basati su certificati e documenti forniti da istituzioni finanziate dalla Turchia in Somalia. Nel novero, ci sarebbero un ospedale e un’Università a Mogadiscio.
“Queste persone stanno essenzialmente arrivando legalmente in Turchia – ha detto – con il preciso scopo del traffico illegale in Europa. Quando i somali arrivano a Istanbul, vengono trasferiti in furgoni in aree specifiche della città dove rimangono fino a quando non sarà organizzato il loro trasferimento sulla costa occidentale turca”. E ancora: “È ovvio che queste persone non sono a rischio in Turchia e quindi dovrebbero ricevere asilo lì. È preoccupante come Ankara sembri facilitare l’arrivo di questi migranti fornendo volontariamente visti per il viaggio”.
Di Laila Maher