Israele, seggi aperti per il voto

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Sono iniziate alle 7 (ora locale) le elezioni legislative in Israele, le quarte in due anni. Aperti oltre 13 mila seggi, parte dei quali riservati ai malati di Covid o a chi sia in quarantena. L’atmosfera è di grande incertezza, mentre permane un equilibrio fra i sostenitori del premier Benjamin Netanyahu, che è favorito secondo i sondaggi, e i suoi avversari. Prime indicazioni sul voto si avranno alle 22 (ora locale) quando, con la chiusura dei seggi, tre televisioni pubblicheranno i rispettivi exit-polls.

Benjamin Netanyahu davanti secondo i sondaggi

Saranno gli indecisi ad indirizzare il voto in Israele, il secondo in tempi di Covid. Il loro peso elettorale è stato calcolato in 10 seggi: saranno quelli a stabilire vincitori e vinti. Gli ultimi sondaggi danno il Likud di Benjamin Netanyahu in risalita grazie alla gestione della campagna vaccinale. Secondo i sondaggi il 51% degli israeliani non vuole che Netanyahu rimanga come primo ministro, ma soltanto il 21% vorrebbe un governo con i partiti ultraortodossi. Il Comitato centrale elettorale ha predisposto droni per controllare file pericolose ai seggi (in alcuni casi bus trasformati in postazioni di voto) per malati e quarantenati, in modo da poterli smistare con un sistema di trasporto gratuito (van e taxi) in seggi meno affollati. Anche per questo, sono le elezioni più costose della storia di Israele: circa 180 milioni di euro, di cui 63 per le difficoltà poste dal virus. I primi exit poll saranno diffusi dalle tv poco dopo le 22, i risultati ufficiali probabilmente entro venerdì.

Netanyahu: “Prego per la vittoria nelle elezioni”

“Prego per la vittoria nelle elezioni per lo Stato di Israele, per la sua economia. Mi impegno a continuare ad operare per tutti i cittadini di Israele”. Questo uno dei passaggi del bigliettino che il premier Benjamin Netanyahu ha posto tra le pietre del Muro del Pianto a Gerusalemme nell’immediata vigilia delle elezioni. “Ringrazio l’onnipotente – ha aggiunto nel biglietto – per averci fatto uscire sani e salvi dal coronavirus”. Nella sua visita, Netanyahu era accompagnato dalla moglie Sarah, convalescente dopo una recente operazione di appendicite. Anche lei ha infilato un biglietto nelle pietre per ringraziare del buon esito del ricovero in ospedale.

 

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