La formazione del Consiglio Libico per i diritti umani in Marocco

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Marrakech

L’Istituto Rabat-Driss Benzekri per i diritti umani, sotto il Consiglio nazionale per i diritti umani (CNDH), ospita, dal 23 al 25 marzo, una sessione di formazione a beneficio dei dirigenti del Consiglio nazionale delle libertà pubbliche e dei diritti umani della Libia. Intervenendo in occasione del lancio, martedì a Rabat, di questa sessione di formazione, la presidente del CNDH, Amina Bouayach ha sottolineato che questa iniziativa mira a condividere le esperienze del Consiglio nel campo dei diritti umani con la sua controparte libica. evidenziare il ruolo centrale delle istituzioni nazionali per i diritti umani nell’attuazione nazionale dei principi universali.

Il Marocco ha accumulato una significativa esperienza nel campo della difesa e conservazione dei diritti umani, ha affermato la Sig.ra Bouayach, sottolineando che questa sessione costituisce un primo passo nella cooperazione bilaterale nel campo dei diritti umani. Questa sessione, continua, si svolge in un contesto in cui i consigli nazionali per i diritti umani occupano un posto importante nei sistemi nazionali dei diritti umani, come collegamento tra legislativo, governativo e giudiziario.

Da parte sua, il Segretario generale amministrativo del Consiglio nazionale per le libertà civili e i diritti umani della Libia, Mohamed Ramadan El Hachimi ha osservato che questa sessione di formazione darà un forte impulso allo sviluppo delle capacità del Consiglio nello svolgimento delle sue missioni, esprimendo in questo considera la sua gratitudine al Regno per il suo ruolo pionieristico nel sostenere la Libia sulla via della riunificazione. Il Consiglio libico, sebbene abbia attraversato fasi difficili, sta lavorando per rafforzare le proprie capacità istituzionali e sviluppare le proprie competenze, ha aggiunto. Durante questa sessione, i dirigenti del Consiglio nazionale per le libertà civili e i diritti umani in Libia beneficeranno di presentazioni e seminari di formazione su “Le competenze e i poteri del CNDH”, “Gli strumenti internazionali ei meccanismi di protezione dei diritti umani relativi al missioni delle istituzioni nazionali per i diritti umani “o” La protezione dei diritti umani: monitoraggio e visita dei luoghi di detenzione “. Inoltre, i dirigenti di detto Consiglio parteciperanno a varie presentazioni sul tema dei diritti umani.

Tutto questo mentre il processo di stabilizzazione della Libia, appare quasi del tutto scomparso dall’orizzonte della stampa italiana. Questo fatto è per dir poco grave, anche perchè la stabilità della Libia è essenziale per fermare l’immigrazione di massa che interessa anche e soprattutto l’Italia. La Libia come ha sostenuto qualche mese fa  il Ministro degli Affari Esteri del Regno del Marocco ” non è solo un vicino” ma ” un paese fratello con il quale si condivide una storia comune, dei legami comuni , degli interessi ed un destino comune”  . Infatti,  non possiamo dimenticare come Muḥammad ibn ʿAlī fondatore della “tariqa” senussita avesse studiato a Fez in Marocco e come questo gruppo fu attivo costruttore di una idea pan araba in tutto il nord Africa.

Il Regno del Marocco, ha sempre sostenuto un processo di pace nel quale il vero protagonista sia il mondo arabo, senza interferenze esterne che non siano appratenti al mondo del Maghreb o al mondo arabo.  Una linea apprezzata anche a livello delle Nazioni Unite e che ha visto il riconoscimento al Regno di seguire la via dell’ONU . Questo spirito è stato riaffermato il 6 Settembre quando nella località di Bouznika la diplomazia marocchina è riuscita dove le grandi potenze fino ad ora non erano riuscite , ovvero mettere attorno ad un unico tavolo le delegazioni del Governo di Tripoli (riconosciuto dalle Nazioni Unite) e le forze che fanno capo al Maresciallo  Khalifa Haftar.

Il Marocco, ha sempre voluto che tutte le parti in capo potessero ritornare al dialogo per il bene della Libia e dell’integrità della nazione . Un processo di riavvicinamento nel quadro della visione della Missione delle Nazioni Unite in Libia (MANUL) fortemente voluto da Sua Maestà e apprezzato anche dalle Nazioni Unite che proprio nei giorni scorsi attraverso le dichiarazioni della rappresentate speciale del Segretario dell’ONU per la Libia , Stéphanie WILLIAMS ha lodato l’azione di Sua Maestà e del Governo Marocchino per la ricerca della stabilizzazione e la salvaguardia dell’unità della Nazione libica. La Libia , è un grande banco di prova per il mondo arabo. Infatti se riuscirà l’azione di riavvicinamento portata avanti dal Marocco questa sarà una vittoria politica e sociale certamente di Sua Maestà Mohammed VI ma soprattutto di tutto la comunità araba e del Maghreb in particolare.

Marco Baratto

Esperto del Mondo Arabo

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