Afghanistan: il ritiro delle truppe Usa deciso da Trump

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Biden continua il lavoro del Tycoon e alla Cnn qualcuno ha lavorato per boicottare la rielezione di Donald 

Il ritiro dall’Afghanistan delle truppe Usa era stato deciso durante l’amministrazione di Donald Trump.
Adesso che Joe Biden ha annunciato in pompa magna il ritiro degli Stati Uniti da Kabul e tutto intorno, squilli di trombe e applausi in tutto il mondo hanno accolto la notizia.

Per gli smemorati è bene ricordare che a febbraio 2020, l’amministrazione Trump ha “siglato” un accordo di pace con i Talebani (che detta così effettivamente suona strano, ma tant’è). E ad ottobre dello stesso anno, il Pentagono ha confermato il ritiro dei soldati a partire dal 15 gennaio di quest’anno. Nel frattempo è stato eletto Joe Biden, che adesso continua il lavoro di Trump. Ma gli elogi del mainstream se li becca tutti ‘Sleepy Joe’. 

Naturalmente, gli anni di guerra in Afghanistan non hanno portato alcun beneficio. I Talebani continuano ad esistere e con loro gli Stati Uniti sono stati costretti a scendere a compromessi. Qualunque sia l’orientamento politico di chi siede nella Stanza Ovale, l’America non perderà mai il vizio di voler esportare la democrazia con le armi. Ma Trump, almeno in questo, si è distinto dai precedenti Presidenti. Nessuna guerra Usa è partita sotto il suo mandato. Al contrario. Ma l’ipocrisia del mainstream non racconterà mai questo aspetto della presidenza del tycoon.

Del resto, a quanto pare la mancata rielezione di Trump sarebbe stata “aiutata” dalla CNN. Naturalmente, anche per trovare questa notizia bisogna googlare un po’. E allora si scopre che un dipendente della CNN, in un video ripreso con la telecamera nascosta, rivela a Project Veritas come la rete tv avrebbe “lavorato” per impedire la rielezioni di Trump attraverso una “creazione” di vere e proprie fake news anche sulle sue condizioni di salute. Il soggetto in questione è il direttore tecnico della CNN, Charlie Chester, che nelle immagini “rubate” ammette come la rete abbia intenzionalmente dipinto Biden in modo positivo, nascondendo anche eventuali problemi legati all’età, per spingere la sua candidatura. Del tycoon, invece, sarebbero stati esasperati i problemi, in alcuni casi anche creando delle false notizie ad esempio sui suoi problemi di salute, confezionate ad hoc grazie anche alle interviste mirate con medici e specialisti. Chissà che fine faranno queste rivelazioni. Intanto, anche solo immaginare che ciò sia potuto succedere è alquanto inquietante.

Si attendono sviluppi.

ofcs

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