Cile: accuse di antisemitismo ad un candidato alle prossime presidenziali

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Cile – Il Partido Comunista Chileno (P.C.) ha candidato alle prossime presidenziali il sindaco di Recoleta Óscar Daniel Jadue Jadue, 53 anni, nipote di immigrati palestinesi ed un passato come membro del Frente Popular para la Liberación Palestina (F.P.L.P.), costola universitaria dell’O.L.P. Di Arafat.
Nonostante il padre fosse un sostenitore di Augusto Pinochet e lui frequentasse il Movimento Apostolico di Schoenstatt, un giorno decise di abbracciare, probabilmente per l’influenza di uno
zio, la dottrina marxista ed abbandonare la chiesa “Vidi la luce rossa e mi salvai” dichiarò anni dopo in un’intervista.
Già a 12 anni era iscritto alla Unión General de Estudiantes Palestinos di cui è stato due volte presidente e li ha conosciuto ed è diventato amico di Xavier Abu Eid che faceva parte del comitato dell’O.L.P. Che nel 2008 negoziò le condizioni di pace in Medio Oriente tra Israele e Palestina.
A fine anni ’90 abbandonò il F.P.L.P. in disaccordo con il trattato di Oslo firmato da Arafat che considerò un vero e proprio tradimento e si iscrisse al Partido Comunista.
Laureato in Architettura e Sociologia, non ha mai smesso di fare politica, come opinionista TV nella trasmissione “El Termómetro” per 5 anni e nel 2012 fu letto per la prima volta sindaco di Recoleta col 41% dei voti nonostante non avesse l’appoggio ufficiale del P.C.
In un articolo sui dieci più gravi pericoli mondiali di antisemitismo il Centro Simon Wiesenthal mette proprio al decimo posto la salita al potere di Jadue ed i suoi discorsi contro il popolo
israeliano, si legge letteralmente “negli ultimi anni la sua leadership si è radicalizzata ed allineata con l’ideologia di Hamas”.
Viene inoltre accusato nei suoi discorsi di fomentare l’odio contro la comunità ebraica cilena (la terza più grande del mondo) colpevole di manipolare i mezzi di comunicazione e di slealtà nei
confronti della nazione e del popolo cileno invitandoli a “decidere se sono o no cittadini cileni”
Fonte https://www.wiesenthal.com/assets/pdf/top-ten-worst-global.pdf

Nell’annuario del suo liceo nel 1983 veniva descritto dai suoi stessi compagni come antisemita che in futuro sarebbe diventato capo dell’OLP per “ripulire la città dagli ebrei” e come regalo preferito indicano “un ebreo da usare come bersaglio”

Di Michelangelo Pedicini

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