In un villaggio indiano, Savreji Kharg, situato nel poverissimo distretto di Deoria nell’Uttar Pradesh, una 17enne, Neha Paswan, è stata uccisa dai nonni e da altri familiari, perché indossava i jeans. È successo la settimana scorsa, spiega la Bbc.
All’adolescente piaceva vestirsi “all’occidentale”, come direbbe qualcuno. Era vestita così anche quando, dopo un giorno di digiuno per motivi religiosi, si era messa a pregare. I nonni paterni l’hanno vista, “non hanno gradito” ed è iniziata una discussione, soltanto perché Neha non voleva cambiarsi. La poverina è stata bastonata e ha perso i sensi. La madre, Shakuntala Devi Paswan, ha fatto sapere che i suoceri le avevano assicurato che avrebbero portato sua figlia in ospedale, ma le hanno vietato di andare con loro. Quindi ha chiesto ai suoi familiari di recarsi a cercare la ragazza, ma nella struttura sanitaria non c’era traccia di lei. Sì, perché i nonni non ce l’hanno mai portata. Neha Paswan è stata trovata cadavere, impiccata ad un ponte. Alcuni passanti hanno girato un video, ovviamente raccapricciante.
I nonni ed uno zio della ragazza sono finiti in manette, così come l’autista che l’aveva trasportata. Tuttavia sembra che siano coinvolti altri sei parenti della vittima.
Non era la prima volta che i nonni rimproveravano Neha per come si vestiva e perché voleva continuare a studiare. Il padre Amarnath invece la sosteneva, dato che, come riferisce ancora la Bbc, faceva i salti mortali (lavorando duramente in cantiere nella cittadina di Ludhiana, nel Punjab) per pagarle gli studi.
Portare i jeans rimane una delle tante battaglie che devono affrontare le donne in India (anche al di là di leggi che le tutelano). Nel marzo scorso migliaia di loro si sono fatte sentire sui social con l’hashtag #rippedjeans, in risposta alla delirante affermazione di Tirath Singh Rawat, nuovo premier dello Stato Uttarakhand, il quale sosteneva che i tipici pantaloni americani fossero un sintomo del degrado morale dell’attuale società indiana. Singh Rawat è del Bharatiya Janata Party (BJP), il Partito Popolare indiano, lo stesso del primo ministro Narendra Modi. È il maggiore partito conservatore dell’India, nazionalista e difensore dell’identità indù. Ha costituito la principale opposizione al Partito del Congresso di Sonia Gandhi.
Di Alessandra Boga