Il Canada accoglierà fino a 20.000 rifugiati afgani “particolarmente vulnerabili”, tra cui donne leader, impiegati governativi, difensori dei diritti umani, minoranze perseguitate e giornalisti soggetti a minacce da parte dei talebani.
Il ministro dell’immigrazione Marco Mendicino in una conferenza stampa ha detto: “La situazione in Afghanistan è straziante e il Canada non starà a guardare”.
Diversi aerei carichi di richiedenti asilo sono già partiti con il primo volo che è atterrato venerdì a Toronto.
Mentre i talebani avanzano verso la capitale Kabul, i funzionari hanno affermato che le forze speciali canadesi fanno parte di un piano di emergenza per il trasporto aereo del personale dell’ambasciata canadese, ma i dettagli non sono stati forniti a causa della natura delicata dell’operazione di sicurezza.
Lo scorso venerdì, molti paesi tra cui Spagna, Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi hanno annunciato il ritiro del personale dalle rispettive ambasciate.
Il Canada ha affermato che sta monitorando la situazione in Afghanistan “molto da vicino” e sta lavorando con i suoi alleati sul campo.
Il ministro degli Esteri Marc Garneau, ha affermato: “Proteggere l’ambasciata canadese e il nostro personale è la nostra massima priorità”. Inoltre il Canada ha twittato questo messaggio dichiarando che: “ha un debito di gratitudine con gli afgani e continueremo i nostri sforzi per portarli in salvo”.