Turchia – Il governo turco questa settimana ha offerto alla Somalia una sovvenzione finanziaria di 30 milioni di dollari, cosa che ha fatto arrabbiare i partiti di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan, in coincidenza con la perdurante crisi economica del Paese, oltre al problema della lira turca, in calo in contro le valute estere da anni, oltre agli incendi e alle inondazioni affrontate dalle autorità locali .
Ankara ha annunciato un accordo internazionale con la Somalia, secondo quanto si legge nella Gazzetta Ufficiale della Turchia, che ha rivelato che l’accordo è stato concluso tra il Ministero turco della Finanze, Tesoro turco e Ministero delle finanze somalo, ma i partiti di opposizione li hanno collegati dello scorso anno.
Questa sovvenzione è la seconda del suo genere: lo scorso anno, Ankara ha concesso alla Somalia una sovvenzione dello stesso valore, di 30 milioni di dollari, un mese dopo che il Gruppo Al-Bairaq aveva annunciato di ottenere una concessione per la gestione del porto di Nouakchott, ma questa volta Ankara non ha reso noto il motivo della sovvenzione, il che ha spinto l’opposizione all’accusa del governo di aver fornito l’ultima sovvenzione in cambio del proseguimento della gestione del porto di Nouakchott da parte del gruppo “Al-Bairaq”.
La Gazzetta Ufficiale della Turchia, riporta che Ankara fornirà un importo mensile di 2,5 milioni di dollari alla Somalia, nella quale aveva precedentemente stabilito una base militare, a condizione che il valore totale della sovvenzione non superasse i 30 milioni di dollari, da utilizzare per sviluppare l’ efficienza delle istituzioni somale, senza fornire ulteriori dettagli.
Il Partito popolare repubblicano, che è il principale partito di opposizione nel Paese, ha criticato la concessione a Nouakchott, affermando che “la priorità in questo momento è acquistare attrezzature antincendio per fronteggiare gli incendi che continuano in alcune aree”.
Il gruppo “Al-Bairaq”, di proprietà della famiglia del genero del presidente turco che in precedenza è stato ministro delle Finanze e del Tesoro turco, gestisce il porto di Nouakchott dal 2014, ma Ankara lo ha annunciato ufficialmente lo scorso anno dopo un accordo con il Ministero dei porti e dei trasporti marittimi somalo.