Cina – Pechino “rispettiamo il diritto del popolo afghano all’autodeterminazione e al suo futuro”
Dopo la presa della capitale afghana di Kabul da parte dei talebani, la Cina, che condivide un confine di 76 km con l’Afghanistan, ha espresso la sua volontà di stabilire “relazioni amichevoli” con il movimento.
Una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha dichiarato alla stampa che Pechino “rispetta il diritto del popolo afghano all’autodeterminazione e al proprio futuro”.
Da parte sua, il ministero degli Esteri russo ha annunciato che Mosca non avrà fretta di riconoscere o meno la nuova autorità, sottolineando che la questione dipende dal loro comportamento, dichiarando: “Non è possibile parlare ora di escludere i talebani dall’elenco delle organizzazioni terroristiche e questa procedura deve essere avviata dal Consiglio di sicurezza dell’ONU”.
Inoltre l’ambasciatore russo a Kabul si incontrerà domani, martedì, con il coordinatore talebano, per discutere della sicurezza della missione diplomatica, rilevando che “parte del personale dell’ambasciata russa in Afghanistan sarà evacuata”.
Ieri, domenica, il primo ministro britannico Boris Johnson ha invitato i paesi del mondo a non riconoscere unilateralmente i talebani, sottolineando la ricerca di preservare le conquiste fatte in Afghanistan. Boris ha difeso la decisione di Washington di accelerare il ritiro dall’Afghanistan, sottolineando che era basato su prove, chiedendo la cooperazione con tutte le parti per garantire che i talebani unilaterali non siano riconosciuti.
È interessante notare che in una settimana e diversi giorni, il movimento talebano ha preso il controllo di gran parte del paese e conferma di volere una “transizione pacifica” del potere nei prossimi giorni, due decenni dopo la sua rimozione dal potere da parte di un coalizione guidata dagli Stati Uniti a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001.