Rapporti Turchia-Ue. Il quotidiano inglese The Economist, specializzato in affari internazionali, ha affermato che è improbabile che Bruxelles acconsenta all’adesione di Ankara all’Unione Europea. La principale difficoltà dell’Unione Europea è, infatti, quella di accettare un paese a “maggioranza musulmana”. Un ex professore della Facoltà di Relazioni Internazionali dell’Università di Ankara ha affermato che “il rifiuto dell’Unione Europea all’adesione di Ankara non è più un problema”, soprattutto dopo gli interventi militari del presidente turco negli affari con i paesi vicini: il Caucaso meridionale e alcuni paesi arabi come la Libia.
L’esperto di relazioni internazionali, Ilhan Ozgl, ha dichiarato ad Alarabiya.net che “non c’è quasi nessuna speranza per Ankara di ottenere la piena adesione all’Unione Europea”, osservando che “l’ascesa dell’estrema destra in Europa ha rafforzato la xenofobia”. Ha continuato: “Oltre all’ascesa dell’estrema destra in Europa, non dobbiamo dimenticare che il governo di Erdogan, con tendenze islamiste e autoritarie, ha offuscato l’immagine della Turchia come una democrazia orientata all’Occidente, ed è per questo che il paese negli ultimi 10 anni è stato più mediorientale che europeo dopo che il governo di Erdogan ha abbandonato l’interesse per la democrazia e il rispetto dei diritti umani, allontanandolo ulteriormente dall’Europa e dal sogno di aderire all’unione dei suoi paesi”.
Ilhan Ozgl, ha anche sottolineato che “entrambe le parti, Europa e Turchia, hanno relazioni bilaterali consolidate e hanno deviato dai colloqui di adesione di Ankara con un accordo nel 2016 sui rifugiati, quindi Bruxelles ha tollerato la tirannia di Erdogan in cambio della chiusura del confine turco-europeo e finanziando parzialmente i suoi affari”.
Secondo le opinioni degli esperti internazionali intervenuti al quotidiano inglese, il processo di adesione della Turchia all’Unione Europea è “morto” e “non ha senso fingere di discuterne”.
L’Unione Europea ha chiesto alla Turchia di adottare misure di riforma per essere uno Stato democratico in cambio della sua piena adesione, ma ciò non è avvenuto, soprattutto con la repressione del presidente turco contro i suoi avversari durante il fallito tentativo di colpo di stato del 2016, oltre alla soppressione di un partito filo curdo. Ankara, infatti, ha persino arrestato sindaci insieme ad un certo numero di rappresentanti eletti.
L’Unione Europea considera le sue relazioni con Ankara al “livello più basso” dopo quella che definisce “la crescente e continua deviazione della Turchia dai valori e dagli standard europei”.