Afghanistan: a rischio i dati sensibili dei funzionari dell’ex governo afgano – Nelle settimane successive alla rapida conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, diversi rapporti hanno fatto luce su come i nuovi governanti abbiano utilizzato database biometrici e libri paga afgani per inseguire i loro “nemici”.
Sale la preoccupazione tra i funzionari statunitensi per la confisca di dispositivi biometrici militari statunitensi, da parte dei talebani lo scorso mese, che potrebbero aiutare ad identificare migliaia di afgani che hanno lavorato per gli Stati Uniti o le forze della coalizione.
Un funzionario del Joint Special Operations Command e tre ex militari statunitensi avevano già confermato a The Intercept, che i dispositivi avanzati “HIIDE”, che rivelano l’identità, erano caduti nelle mani del movimento talebano.
I dispositivi HIIDE contengono dati di identificazione come scansioni dell’iride e impronte digitali, nonché informazioni biografiche. È spesso usato come mezzo per rintracciare i terroristi, ma è stato utilizzato anche nei dati biometrici degli afghani che hanno aiutato gli Stati Uniti, ed è stato utilizzato anche per emettere carte d’identità.
Sul fronte dell’acquisizione di informazioni al livello digitale, intanto, da diverse giorni, il movimento talebano sta cercando di accedere agli account e alle e-mail dei funzionari dell’ex governo afgano; Google, consociata di Alphabet Inc, sembra stia monitorando la situazione su un numero imprecisato di account di posta elettronica dell’ ex governo afgano e sui dati cartacei digitali lasciati dagli ex funzionari e dai loro partner internazionali.