La Commissione Ue lancia per la prima volta in assoluto un programma per combattere l’antisemitismo nei Paesi membri e promuovere la vita degli ebrei europei. Lo ha annunciato il vicepresidente Margaritis Schinas (foto) dopo il Collegio dei commissari a Strasburgo.
Il piano mira a “prevenire e combattere ogni forma di antisemitismo”, “promuovere la vita ebraica” e l’ “educazione e ricerca della memoria dell’Olocausto”. “L’antisemitismo continua ad essere una minaccia attuale e spaventosa”, ha sottolineato Schinas.
Ha aggiunto che esso “non è un problema per gli ebrei, ma per chi è antisemita. E’ incompatibile con qualsiasi valore europeo e con i diritti umani. Noi lo vogliamo combattere in ogni forma”, ha detto alla commissione, quando ha presentato la proposta.
Il piano riguarda anche gli “haters” sui social e prevede la creazione di un network per segnalare contenuti antisemiti anche con l’aiuto di organizzazioni ebraiche. Si vuole evitare la vendita di simboli e testi nazisti.
Inoltre verranno stanziati nel 2022 24 milioni di euro per rendere più sicuri gli spazi pubblici per i fedeli, i cimiteri ebraici e oltre a tutto questo si organizzeranno iniziative per preservare la cultura ebraica. Si è pensato ad un ente di ricerca e ad un gruppo di giovani che contribuiranno a non perdere la memoria della Shoà.
Alessandra Boga
Non è un caso – a mio avviso – che l’antisemitismo, non solo in Germania, si coniuga o vede insieme rigurgiti di estrema destra politica intrecciati con l’islamizzazione in corso della popolazione europea e il ruolo del turco Erdogan dentro l’UE all’interno del mondo islamico.