Iran – A Vienna sono ripresi i negoziati per rilanciare l’accordo nucleare iraniano firmato nel 2015, siamo al settimo round e l’Iran chiede, come obiettivo primario, la revoca di tutte le sanzioni statunitense sottolineando che non assumerà alcun obbligo non contenuto nell’accordo.
Ha affermato che il governo iraniano si è seduto al tavolo dei negoziati “con una seria volontà”, aggiungendo che “se le altre parti entrano con una buona intenzione di revocare le sanzioni invece di perdere tempo… possiamo dire che i negoziati andranno avanti la strada giusta”.
Il delegato russo a Vienna, Mikhail Ulyanov, aveva precedentemente sottolineato che il processo negoziale “non sarà facile”. “Le differenze, specialmente tra l’Iran e i partiti occidentali, sono ancora grandi su molti punti. Ma le discussioni che hanno avuto luogo lunedì a colloqui separati con l’inviato speciale degli Stati Uniti Robert Malley, hanno mostrato che tutti, senza eccezioni, sono determinati ad ottenere un risultato positivo”.
Ieri sera, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha sottolineato che l’obiettivo degli Stati Uniti è che Teheran torni al pieno rispetto dell’accordo.
Dallo scorso aprile si sono svolti 6 round di colloqui prima di interrompersi a giugno per le elezioni presidenziali in Iran, senza ottenere un consenso su tutti i punti, nonostante l’ottimismo allora dominante, ma questa volta la questione delle sanzioni è tornata con forza al tavolo dal governo di Ibrahim Raisi.