Afghanistan: ancora una volta i Talebani non si smentiscono. Il portavoce a Kabul Nematullah Barakzai ha confermato il divieto di immagini di donne negli esercizi commerciali e nelle pubblicità per le strade cittadine.
Il motivo? Sarebbero “contrarie ai principi dell’islam”. La preoccupazione maggiore è per i saloni di bellezza, i quali temono che prima o poi saranno addirittura costretti a chiudere.
Un dramma che può riguardare intere famiglie. Come nel caso di quella (con ben dieci componenti) di una truccatrice di nome Shayesta Safi. La sua testimonianza è stara riportata dall’Agi: “Queste sono restrizioni al diritto al lavoro delle donne, ora abbiamo paura che ci chiudano il centro nei prossimi giorni, ma davvero non si capisce che vantaggio tragga il governo dal vietare foto di donne”.
Gli altri divieti recenti, oltre quelli tristemente noti di andare oltre alle scuole elementari, uscire di casa, lavorare e fare sport, sono come al solito inerenti al vestiario e ora anche a recitare nelle soap opera!
Pochi giorni fa il quotidiano “Avvenire” ha riportato una dichiarazione di Mohammad Khalid Hanafi, che non è altro che il ministro talebano per la “Promozione della Virtù e la prevenzione del Vizio”. Ha ribadito che il “vestito corretto” per le donne è il famigerato burqa o comunque abiti che nascondo il corpo femminile.
Per quanto riguarda la proibizione (tragicomica) per le attrici di partecipare alle soap, in Afghanistan vengono trasmesse con successo soprattutto quelle turche.
Come è facile immaginare, a causa del pericolo talebano praticamente nel Paese non vengono girate (spiega “Vanity Fair”). I personaggi principali soap (mandate in onda da canali appartenenti ai signori della guerra) sono in particolare donne: com’è possibile vietare la loro presenza?
Queste norme sono se è possibile ancora più allucinanti, pensando alla situazione economica e ai tanti altri problemi dell’Afghanistan. Come abbiamo visto in questi mesi, le donne possono protestare e rivendicare i loro diritti. Sono francamente immagini insolite; tantopiù che sembra che i Talebani chiudano un occhio (propaganda?).
Il portale “La Voce del Patriota” ha reso noto che è successo anche l’altroieri, lunedì 20 dicembre, a Kabul. Le manifestanti rivendicavano “Cibo, carriera e libertà”.
Tuttavia vengono ascoltate? Praticamente abbiamo già risposto.