Qatar – La questione del rispetto dei diritti della comunità Lgbtq+ è centrale nel cammino di avvicinamento ai Mondiali di calcio 2022.
Contrari ai valori islamici. Con questa motivazione il ministero del commercio del Qatar ha messo sotto sequestro migliaia di giocattoli per bambini, finiti nel mirino perché realizzati in plastica con i colori arcobaleno, simbolo della comunità Lgbtq+. Ad essere sequestrati, secondo le immagini diffuse dallo stesso ministero su Twitter sono stati i “Pop it”, passatempo divenuto popolare in tutto il mondo nell’ultimo anno. Si tratta di piccoli antistress di plastica morbida realizzati nelle più diverse forme, ma generalmente degli stessi colori: quelli della bandiera arcobaleno. I bambini li tengono fra le mani facendone girare le parti, fino a rovesciarli totalmente.
Un passatempo innocuo che dovrebbe avere lo scopo di tenerli occupati e tranquilli: ma che nel conservatore Qatar ha risvegliato timori per la possibile diffusione di valori contrari all’Islam. E che quindi è stato proibito. La vicenda non farebbe notizia se il Qatar non si preparasse ad ospitare, l’anno prossimo, i Mondiali di calcio, primo Paese musulmano a farlo. E se non fosse sotto osservazione su questioni come la possibilità per i tifosi di bere alcool – che è vietato dall’Islam – e scambiarsi effusioni in pubblico. Comprese quelle fra coppie omosessuali. In Qatar, così come negli altri Paesi del Golfo, l’omosessualità è considerata un reato ed è punita per legge.
Nei mesi scorsi le autorità qatarine hanno sottolineato che tutti i tifosi saranno benvenuti ma che le effusioni fra coppie omosessuali saranno vietate, nel rispetto dei costumi locali. La notizia del sequestro dei giochi, rilanciata dal social network, è stata riportata dalla agenzia France Presse che non ha ottenuto risposta alla richiesta di commento da parte delle autorità qatarine.