India: il ministro dell’Informazione Tecnologica, Ashwini Vaishnaw, ha bloccato una piattaforma chiamata GitHub, la quale gestiva un’app, “Bulli Bai”, dove venivano messe all‘asta donne musulmane. Solo due giorni fa è capitato a centinaia di loro.
Sono stati diffuse fotografie ed informazioni personali. Il fatto ha fortunatamente scatenato un’ondata d’indignazione, che ha spinto il ministro ad agire.
Un altro episodio di tensione con la comunità islamica si è verificato in una località dello Stato di Karanata, nel sud – ovest del Paese. Il docente di un college situato nel distretto di Udopi non ha voluto in classe sei studentesse con l’hijab, perché mostrava la loro “islamicità”. La faccenda non è finita qui, perché le ragazze hanno protestato ed iniziato addirittura uno sciopero della fame, denunciando di essere state “discriminate”.
Nel 2017 era avvenuto un caso analogo in India. Tuttavia la Corte Suprema aveva dato ragione a chi le si era rivolto, consentendo l’uso del velo.