Afghanistan: decapitata a 18 anni dai talebani perché giocava a pallavolo e senza hijab

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(Fonte: Breaking News)

Altro orrore dei talebani che si sono nuovamente impossessati dell’Afghanistan: hanno decapitato una pallavolista 18enne che non era riuscita a scappare. Il suo nome era Mahjubin Hakimi e apparteneva all’etnia perseguitata hazara. Oltretutto giocava a capo scoperto. La denuncia è della sua allenatrice, che vive nascosta e parla sotto anonimato, per non fare anche lei la stessa fine.

Il barbaro omicidio di Mahjubin è avvenuto all’inizio di ottobre, poi gli “studenti coranici” hanno fatto circolare sul web le macabre foto. L’allenatrice della giovane, che ha parlato al quotidiano “Persian Independent”, famoso in tutto il Medio Oriente, ha spiegato che “qualsiasi giocatrice, ora, deve convivere con la paura. Tutte costrette a fuggire o nascondersi. Solo due sono riuscite a scappare all’estero, e i tentativi di aiuto da parte di Paesi internazionali e organizzazioni non sono andati a buon fine”.

Ad agosto è stata uccisa, questa volta a colpi di pistola, un’altra pallavolista, Zahra Fayazi, emigrata in Inghilterra. L’allenatrice di Mahjubin ha aggiunto “Le giocatrici hanno addirittura bruciato le loro divise per salvare le loro vite e quelle delle loro famiglie”.

A tale proposito, la famiglia della ragazza uccisa più recentemente, avrebbe smentito le parole della ct, dicendo al quotidiano afghano “Amaj News” che Mahjubin era morta per oscuri motivi “una settimana prima della caduta di Kabul, avvenuta lo scorso 15 agosto.” Pare comunque che i parenti della pallavolista siano stati sequestrati dai talebani e minacciati per farli tacere. Lo stesso giornale da cui sono stati intervistati, vive nel terrore.

“La Gazzetta dello Sport” fa sapere che in memoria della giocatrice uccisa in Afghanistan, è stato previsto un minuto di silenzio in tutti campionati di pallavolo che si disputeranno in Italia sabato 23 e domenica 24 ottobre. La decisione è stata presa dal Presidente della Federazione italiana pallavolo (Fipav) Giuseppe Manfredi. Si è messo d’accordo con il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.

Intanto Mahjubin Hakimi è stata ricordata su Twitter da Mauro Berruto, ex commissario tecnico della Nazionale di Pallavolo, attualmente responsabile Sport del Pd. A lui si deve il salvataggio di un’altra pallavolista afghana di nome Safiya. “Abbiamo persone lì (in Afghanistan, ndr) che sono cadaveri ambulanti – scrive Berruto – Fermiamo questo genocidio con i #corridoiumanitari o ne saremo responsabili.”

Alessandra Boga

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