Turchia, cantante minacciata da Erdogan: il Paese è scosso dalla vicenda di Sezen Aksu, cantante e talent scout che ha scritto ed interpretato una canzone che non è piaciuta al presidente Recep Tayyp Erdogan. Il brano si intitola “Sahane Bir Sey Yasamak” (“La Vita è una Cosa Meravigliosa”), pubblicato nel 2017.
E’ un inno alla vita, che però predice l’apocalisse e cita ad Adamo ed Eva, dando loro degli “ignoranti”. Secondo Erdogan, che ha parlato in moschea due giorni fa, le lingue che pronunciano parole simili (e in questo caso quella si Sezen), andrebbero tagliate.
Intanto la canzone è stata messa al bando dal Consiglio Supremo della Radio e della Televisione Turca (RTUK): nessuna TV e radio può trasmetterla. L’accusa (ovviamente pretestuosa) è quella di aver “insultato i valori morali” islamici in base al codice penale turco. Spesso il regime, con a capo il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) di Erdogan, legato ai Fratelli Musulmani, la usa per limitare la libertà d’espressione.
Sono stati censurati film, programmi televisivi e appunto brani musicali. La coraggiosa risposta di Sezen, che ha 67 anni da 47 fa musica, non si è fatta attendere. Rivolta ad Erdogan ha detto che non le può “tagliare la lingua” e che continuerà a cantare e dire ciò che vuole.
Dalla sua parte si è schierato il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu. Si è già distinto per prese di posizione contro il presidente turco; perché per la prima volta in città ha fatto perdere l’AKP (nel 2019) e c’è chi pensa allo stesso Imamoglu come possibile sfidante di Erdogan alle elezioni presidenziali che si terranno l’anno prossimo.
Ozgur Ozel, vicepresidente del CHP, il Partito Popolare Repubblicano a cui appartiene anche il primo cittadino di Istanbul, ha voluto a sua volta esprimere il proprio sostegno alla cantante presa di mira. Ha twittato che il suo gruppo non rimarrà in silenzio finché Erdogan continuerà. “Non ti permetteremo di trasformare la Turchia in un paese del terzo mondo in cui i suoi artisti, intellettuali e giovani sono intimiditi”, ha proseguito.
Solidarietà a Sezen Aksu è stata espressa anche dal bello e talentuoso attore Kerem Bursin, che ha riscosso e continua a riscuotere successo anche in Italia con la soap “Love is in the Air” (Sen Cal Kapimi), trasmessa su Canale 5 dall’estate scorsa. Ne è il protagonista con l’attuale findanza Hande Ercel.
Kerem è già noto alle fan per difendere come personaggio pubblico la parità tra i sessi. E’ anche portavoce di un movimento che se ne occupa.
L’attore ha espresso il suo sostegno alla cantante connazionale, postando il testo di una sua canzone sulle “Storie” di Instagram. La vicenda di Sezen Aksu ha avuto eco anche in Italia. Ne ha parlato in un lungo post Tosca, la quale ha spiegato che Sezen è una sorta di “Mina turca”.
La vincitrice del Festival di Sanremo 1996 insieme a Ron con la canzone “Vorrei incontrarti fra cent’anni” ha proseguito dicendo che ciò che è stato fatto alla collega (di cui lei è una fan, pur non conoscendo il turco), è una “strumentalizzazione di una cosa passata per parlare al futuro!”. “Geniale! – scrive sarcasticamente – Così zittiscono il passato e mandano messaggi neanche tanto subliminali per le nuove generazioni. Ora so che la risposta di Sezen è stata meravigliosa, fino a che lei avrà fiato dirà quello che vuole, ma inutile dire che molti militanti seguaci di un sistema conservatore hanno assediato la sua casa. E’ importante sapere cosa succede fuori dai nostri confini non solo perché la libertà artistica deve essere sempre possibile ovunque, ma anche per scongiurare che tutto ciò possa arrivare fino a qui, per non abbassare mai la guardia.” Tosca ha concluso con un appello alle donne italiane a sostenere Sezen; ha incoraggiato i follower a “far sapere al mondo cosa sta succedendo” e a far girare la canzone della collega turca.
Il post è stato condiviso anche dal regista Ferzan Ozpetek e da un’attrice che spesso vediamo nei suoi film: Serra Yilmaz (che in questo periodo è a teatro con “Don Chisciotte” insieme ad Alessio Boni).