Yemen – Il vice rappresentante permanente dello Yemen presso le Nazioni Unite, Marwan Noaman, ha annunciato che il numero di bambini reclutati nella milizia Houthi è raccapricciante, ha raggiunto le 30.000 unità.
Secondo l’agenzia di stampa yemenita (Saba), i bambini vengono arruolati in “corsi culturali”, qui gli vengono impartite idee settarie ed estremiste prima di spedirli in combattimento.
Nella dichiarazione dello Yemen rilasciata durante le riunioni del Consiglio esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) tenutesi a New York, Noman ha chiesto una revisione dei meccanismi di monitoraggio e controllo delle violazioni contro i bambini nelle aree sotto il controllo dei ribelli Houthi.
Partnership con UNICEF
Marwan Noaman, ha anche sottolineato che “il governo yemenita attribuisce importanza alla cooperazione congiunta con l’UNICEF e alla creazione di un partenariato che fornirà assistenza sulla vita dei bambini nello Yemen, li proteggerà e garantirà il loro futuro alla luce delle sfide e delle circostanze eccezionali che il paese sta attraversando come un risultato della guerra condotta dalla milizia Houthi appoggiata dall’Iran contro il popolo yemenita, gravemente colpito”.
La milizia Houthi, sfruttando le condizioni economiche e umanitarie delle famiglie yemenite, recluta i bambini per farli combattere al fronte, compensando così le perdite dei ribelli uccisi.
Non cessano le battaglie tra l’esercito yemenita e le milizie Houthi su più fronti per liberare completamente il governatorato di Hajjah , dopo che le forze legittime, sostenute dal sostegno della coalizione, sono state in grado di liberare svariate aree e riprendere il controllo.
Nelle ultime settimane, le forze yemenite hanno compiuto notevoli progressi sui fronti di Shabwa e Marib, oltre a Hajjah, in una grande operazione che ha inflitto pesanti perdite ai ribelli Houthi.