L’Arabia Saudita si appella all’ONU dopo l’attacco Houthi all’aeroporto di Jazan

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Foto: AFP

L’Arabia Saudita ha chiesto alle Nazioni Unite di ritenere responsabile la milizia Houthi dell’attacco di droni all’aeroporto regionale saudita di Jazan di venerdì scorso, durante il quale 10 persone sono rimaste ferite. Tra di loro alcuni passeggeri e membri del personale aeroportuale, feriti da droni carichi di esplosivo.

Il rappresentante permanente del Regno presso le Nazioni Unite, Abdullah Al-Mouallimi, ha scritto sabato sera al Consiglio di sicurezza, affermando che il suo Paese non si risparmierà nell’adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare i propri territori e preservare la sicurezza dei cittadini e residenti, in conformità con le leggi internazionali.

Quella di sabato è stata la seconda lettera inviata al consiglio in due giorni a proposito degli attacchi degli Houthi a obiettivi civili nel Regno.

“In relazione alla mia lettera datata 8 ottobre 2021, scrivo dei continui attacchi terroristici commessi dalla milizia Houthi, sostenuta dall’Iran, contro civili e obiettivi civili nel Regno“, ha detto.

“Prendere di mira deliberatamente le infrastrutture civili e minacciare civili innocenti potrebbe costituire un crimine di guerra, quindi la milizia Houthi deve essere ritenuta responsabile in conformità con il diritto internazionale“, ha affermato Al-Mouallimi, il quale ha aggiunto che l’assenza di misure adeguate e rigorose da parte della comunità internazionale, in particolare del Consiglio di sicurezza, ha “inviato un messaggio sbagliato agli Houthi affinché continuino i loro atti terroristici nella regione”.

Al-Mouallimi ha, inoltre, invitato il Consiglio di sicurezza ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti della milizia Houthi, dei fornitori di armi e di chi li finanzia, e a far di tutto per fermare le loro minacce alla pace e alla sicurezza internazionali prima che sia troppo tardi, nonché che la lettera sia fatta circolare come documento ufficiale del Consiglio di sicurezza.

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