I temi dell’uguaglianza e dei diritti delle donne sono al centro dei dibattiti politici e sociali su entrambe le sponde del Mediterraneo. Associazioni provenienti da Francia, Tunisia, Algeria e Marocco svolgono attività sul campo con progetti concreti nella lotta alla violenza sulle donne, alla precarietà e per la difesa della parità dei diritti e dell’empowerment delle donne.
Intervista a Esther Fouchier, fondatrice del Forum delle Donne del Mediterraneo.
Una lotta di solidarietà per le donne di entrambe le sponde
Esther Fouchier, fondatrice del Forum delle Donne del Mediterraneo e vicepresidente e segretaria generale della Fondazione Euro-Mediterranea delle Donne, durante il suo intervento al Forum dei Mondi del Mediterraneo, svoltosi il 7 e 8 febbraio a Marsiglia, ha indicato che con la sua associazione e suoi attivisti, si batte per l’uguaglianza giuridica tra uomini e donne, specificando che queste ultime rappresentavano metà dell’umanità. Per lei, solo l’autonomia e l’indipendenza finanziaria delle donne possono rendere possibile la lotta per l’uguaglianza giuridica.
Associazioni in azione
Nei paesi del Maghreb sono numerose le associazioni attive nel campo dei diritti delle donne, come Tharwa N’Fadhma N’Soumer (TNFS), associazione algerina che porta il nome di una rivoluzionaria algerina levatasi, a capo di 7000 uomini, contro l’esercito francese. Nasce nel 1997, nel bel mezzo del decennio buio, e ha l’obiettivo di combattere il Codice della Famiglia e ogni discriminazione istituzionale contro le donne in Algeria. Soukeina Bouraoui, professoressa di diritto e direttrice esecutiva del Centro per la formazione e la ricerca delle donne arabe (Cawtar), un’organizzazione non governativa regionale e membro fondatore del Forum internazionale delle donne mediterranee (FIFM), la cui missione è collegare i paesi arabi e quelli del Nord Europa, ha avviato e dirige molti progetti e lavori intorno alla questione di genere nel mondo arabo. “Siamo molto orgogliosi delle nostre nonne e dei nostri antenati, perché tutti abbiamo nonne che sono state leader trasformatrici delle nostre società, le madri di Bourguiba e altri, che sono tuttavia invisibili. Quello che cerco, nel mio lavoro da quarant’anni, è riuscire a rendere visibili tutte queste donne, soprattutto quelle che sono nei territori a cui rendo omaggio”, ha precisato nel suo intervento al Forum dei mondi mediterranei.
Il ruolo della diaspora
L’Associazione tunisina delle Grandes Ecoles (Atuge) ha inserito nel suo campo d’azione la promozione della leadership femminile. Fondata nel 2015 e composta da 2.000 membri, la sua missione principale è quella di evidenziare le carriere di donne con percorsi di carriera notevoli e stimolanti a livello internazionale. Il gruppo apprezza il ruolo svolto dalle donne tunisine e il loro impatto nella società per costruire e plasmare il mondo di domani: un mondo digitale e verde, e questo, in campi tecnologici strategici come l’intelligenza artificiale (AI), Blockchain, Internet of Things (IoT), biotecnologie e IT, energia ed ecologia. “La Tunisia è in prima linea nel mondo in termini di femminilizzazione nelle discipline del futuro Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) con il 58% dei laureati in questo settore che sono donne, ma la loro partecipazione a decisioni di alto livello spesso manca la presa di posizione”, spiega ad Arab News in francese Meriem Chaabouni, una delle fondatrici di Atuge per le donne. “Le nostre iniziative su modelli di ruolo, tutoraggio e networking consentono di sostenere le donne ad alto potenziale, contribuire al loro sviluppo professionale e consentire loro di realizzare le loro ambizioni”, spiega. Per raggiungere questo obiettivo, Meriem Chaabouni ci dice che l’associazione ha organizzato eventi annuali come The EVE’nt. “Uno dei momenti salienti è la tavola rotonda Lumières sur Elles, dove donne con un background eccezionale e stimolante condividono le loro esperienze”, osserva. Durante la precedente edizione del 2019, Atuge au female ha consentito ai membri di confrontarsi con Asma Aïdi, membro del comitato esecutivo di Keolis, Sonia Bahri, consigliere del presidente dell’Unesco, cavaliere della legione d’onore e Nozha Boujemaa, direttrice scientifica e dell’innovazione presso Median Technologies, già advisor del CEO di Inria nelle scienze dei dati”. Meriem Chaabouni aggiunge che il prossimo The Eve’nt si svolgerà il 18 marzo presso la Maison des Polytechniciens nel 7° arrondissement di Parigi.