Iran – Un gruppo di registi e attori iraniani, inclusi i pluripremiati registi Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof, hanno denunciato, in una lettera aperta, l’arresto di molti loro colleghi avvenuti in Iran negli ultimi giorni.
La polizia “ha perquisito le case e gli uffici di diversi direttori, confiscando effetti personali e professionali e ha iniziato interrogatori e arresti”, secondo questa lettera pubblicata sull’account Instagram del regista iraniano Mohammad Rasoulof, Orso d’oro al festival di Berlino nel 2020 con ” Il diavolo non esiste”.
Mohammad Rasoulof, che non ha potuto recarsi a Berlino per ricevere il premio, è stato egli stesso condannato al carcere in Iran ma non ha ancora iniziato a scontare la pena.
La repressione e la censura costituiscono “una violazione della libertà di espressione” e “riducono al minimo l’incolumità degli amministratori”, denuncia il testo.
La lettera, che non rivela i nomi degli arrestati, è firmata anche dall’influente regista Jafar Panahi, Orso d’oro nel 2015 per “Taxi Tehran”, che continua a girare film in Iran nonostante il divieto impostogli.
Le autorità iraniane non hanno reagito immediatamente a questa lettera.
IranWire, un sito di notizie con sede fuori dall’Iran, ha riportato la notizia di “una nuova ondata di arresti di registi e documentaristi”.
“Il 9 maggio, due documentaristi, Mina Keshavarz e Firoozeh Khosrovani, sono stati arrestati nelle loro case”, si legge in questo sito, specificando che erano stati emessi mandati di cattura contro di loro.
Regolarmente selezionati nei più grandi festival internazionali, i film iraniani ottengono spesso i premi più prestigiosi.