Esposte informazioni finora segrete sulla magistratura del regime iraniano

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Esposte informazioni finora segrete sulla magistratura del regime iraniano – Rivelati più di 33.000 nomi e di 22.000 immagini di membri dell’Organizzazione Carceraria, inclusi sorveglianti, interrogatori, agenti dei servizi segreti e carnefici.

L’Organizzazione Carceraria è una delle agenzie più famigerate e criminali della dittatura religiosa al potere in Iran e direttamente coinvolta in repressione, tortura, esecuzioni
La 68a Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di censura delle violazioni dei diritti umani in Iran, adottata il 16 dicembre 2021, aveva espresso una seria preoccupazione per “la frequenza allarmante dell’imposizione e dell’esecuzione della pena di morte”, “l’uso diffuso e sistematico di arresti e detenzioni arbitrarie”, “la negazione deliberata dell’accesso dei prigionieri a cure e dispositivi medici adeguati”, “atti spaventosi commessi dalle guardie carcerarie nella prigione di Evin”, “molestie, intimidazioni e persecuzione, compresi rapimenti, arresti ed esecuzioni, di avversari politici e difensori per i diritti umani”, “arresto e detenzione arbitrari, tortura e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti contro manifestanti pacifici”, “uso della tortura per estrarre confessioni e casi di morti sospette in custodia”.

Successivamente, Massoud Rajavi, presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha incaricato il Comitato su sicurezza e antiterrorismo del Consiglio di compilare informazioni e documenti sulla magistratura del regime, in particolare su ciò che accade e che è accaduto nelle carceri del regime, in modo che questo possa essere portato all’attenzione del pubblico, delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni per i diritti umani e che si possa informare il mondo su tale situazione all’interno dell’Iran.
La prima parte di una serie di documenti compilati comprende 33.000 nomi e 22.000 immagini del personale carcerario in tutto l’Iran. Molte foto sono state deliberatamente nascoste dalla magistratura e sostituite con la firma di quei funzionari.

Per quanto riguarda la situazione delle carceri, Maryam Rajavi, presidente-eletta del CNRI, aveva dichiarato il 24 agosto 2021: “Sotto il regime iraniano, le carceri non hanno altro significato che camere di tortura e sotterranei”.
I documenti allegati dimostrano questa verità. Pertanto, come ha sottolineato la signora Rajavi, “il dossier sulle orribili e sistematiche violazioni dei diritti umani in Iran, in particolare la sua condotta nelle carceri, deve essere presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I leader del regime devono essere consegnati alla giustizia per quattro decenni di crimini contro l’umanità”.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)

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