Birmania: si torna a parlare delle brutalità commesse dai militari nel Paese di Aung San Suu Kyi. Amnesty International rileva “una nuova ondata di crimini di guerra e probabilmente di crimini contro l’umanità”.
La giunta ha compiuto nei mesi scorsi più raid aerei e sparato maggiormente sui civili. E’ avvenuto nella zona orientale della Birmania tra dicembre e marzo.
Si sono registrate esecuzioni extragiudiziali da parte di truppe di terra, che hanno anche saccheggiato e dato alle fiamme dei villaggi. Per quanto riguarda gli attacchi aerei, hanno centrato case, centri sanitari, templi e chiese. Ci sono ovviamente prove dei fatti e le vittime pare siano quasi sempre civili. Gli scontri si sono fatti più accesi al confine con la Thailandia.